Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti attacca. "Nelle delibere di giunta una corsa al ripiano impossibile"
FIRENZE. «Il conducente Rossi e il suo navigatore Saccardi hanno guidato il sistema salute toscano al capolinea. Da novembre continuiamo a segnalare delibere con perdite di bilancio milionarie e altre con una corsa al ripiano impossibile spinta addirittura fino al 2037. Ora la guida spericolata del sistema salute targata sinistra porta al cozzo. I deputati di Forza Italia Stefano Mugnai e Maurizio D’Ettore hanno appena presentato un’interrogazione parlamentare da cui evinco di un richiamo del governo a Rossi, a riprova di quanto sostengo. Qui a rimetterci sono tutti i toscani che per vent’anni hanno dato fiducia a chi si riempiva la bocca dell’equilibrio contabile della sanità toscana»: l’attacco arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che ripetutamente, nei mesi scorsi, ha via via acceso i riflettori sui segni meno che accompagnavano gli atti contabili degli organismi del sistema sanitario regionale per come restituiti nelle delibere di giunta.
«Era novembre: nelle pieghe di una delibera a tutt’altro oggetto, la 1481, stanammo – ricostruisce Marchetti – un’amara sorpresa: al 31 dicembre 2017 le aziende sanitarie avevano accusato “perdite di esercizio di esercizi precedenti” pari a complessivi euro 195.068.956,27 che la Regione iniziava a ripianare con 23 milioni e mezzo circa. “Marchetti non capisce – ci risposero dalla giunta regionale – sono debiti pregressi”, dissero. Fatto sta che presentai un’interrogazione. Quei soldi alla fine mancano, e i bilanci 2017 quella ferita la mostrano chiara: è ciò che denunciammo il 2 aprile scorso, quando ancora la giunta nicchiava a mettere in rete, disponibili a tutti, gli atti contabili. Ma noi avevamo risalito la corrente delle delibere a ritroso come i salmoni, scoprendo che la giunta aveva intanto prodotto atti di reintegro con una delibera, la 408, che allo scopo assegnava alle aziende sanitarie 37.696.675,98 euro, più una decisione, la 48, che definiva il programma di reintegro del patrimonio netto delle aziende sanitarie toscane attraverso il reperimento di 6,833 milioni annui fino al 2037».
Poi è arrivato il dato sul quarto trimestre 2018: «Il consolidato del sistema sanitario regionale prefigura una perdita di 31,996 milioni. E lì giù delibere, due l’8 aprile e una il 23 aprile, per cercare di tappare la falla. Ora il richiamo del governo che pone la dead line non al 2037 tipo Odissea nello Spazio, ma al 30 aprile prossimo. In sostanza, prima di venir mandato a casa dai toscani Rossi dovrà rimettere tutto in ordine. Temiamo che l’Odissea ci sarà, sì, ma per i cittadini bisognosi di assistenza e cura e per chi lavora nel sistema salute. A Rossi e alla sinistra rimarrà la gita nello Spazio…»