La Pontificia Accademia per la vita dopo l'evento HumanCare

SIENA. “Bisogna tornare alle sorgenti quindi all’ispirazione del servizio sanitario nazionale, la legge 833 del 1978, e ai valori che hanno ispirato un servizio di questo tipo che rimane di grande qualità perché garantisce un servizio universale, l’accesso alle persone che ne hanno bisogno e un riconoscimento della dignità di ogni persona e quindi di ogni paziente”. A dirlo è monsignor Renzo Pegoraro, cancelliere della Pontificia Accademia per la vita dopo l’evento “HumanCare-L’ecosistema per l’umanizzazione delle cure”, organizzato da Koncept ieri alla Certosa di Pontignano a Siena.
“Da una parte, di fronte ai cambiamenti sociali, culturali, economici e demografici, occorre recuperare le ispirazioni e i valori che hanno sostenuto il servizio sanitario nazionale dall’altra rilanciare un’organizzazione capace di rispondere in maniera più adeguata ai bisogni di oggi. L’umanizzazione è fare in modo che il servizio sia veramente alla ricerca del bene delle persone in termini di salute, prevenzione e cure. L’umanizzazione vuol dire vera attenzione alle persone non un sistema che si automantiene, che diventa distante o diventa tecnologico ma freddo nei rapporti, senza conoscere i bisogni delle persone e i percorsi che oggi sono lunghi, quando abbiamo malattie croniche o degenerative. L’umanizzazione” conclude Pegoraro “è una ‘sfida’, che richiede un approccio dinamico, uno sforzo costante per una autentica e integrata collaborazione tra le varie competenze, coinvolgendo manager medici e infermieri nei processi organizzativi e avendo l’etica come garante dell’ispirazione, della correttezza e dell’attenzione dei percorsi che si instaurano”.