FIRENZE. In farmacia non solo per acquistare le medicine, ma anche per accedere a numerosi altri servizi: un presidio fondamentale, specialmente in territori montani, nelle isole o nelle aree interne.
La giunta regionale toscana ha deciso di rinnovare per altri tre anni (fino a giugno 2026), ampliandolo nei servizi resi alla popolazione, l’accordo siglato la prima volta nel 2017 tra Regione, Asl, Federfarma Toscana e Cispel Toscana che permette di recarsi nelle farmacie convenzionate, pubbliche e private, per prenotare, con una ricetta dematerializzata, visite ed esami tramite il Cup, di attivare e sbloccare la tessera sanitaria, di scegliere o cambiare il medico di famiglia e il pediatra: a regime anche per ritirare il kit e le istruzioni per il prelievo e la riconsegna del campione per lo screening del tumore del colon retto.
“Le farmacie, con la loro diffusione capillare sul territorio regionale – commenta l’assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini -, rappresentano un’opportunità per garantire canali di accesso ai servizi sanitari rivolti alla cittadinanza, grazie anche alla presenza di personale specializzato. Con questo accordo si intende dunque rafforzare la rete delle farmacie, specialmente in quei territori più lontani dai centri urbani e quindi meno appetibili dal punto di vista di commerciale, e la loro funzione di presidio sanitario di prossimità, mantenendo equi livelli di accesso ai servizi sanitari in tutta la Toscana”
Le tariffe dei rimborsi per i servizi sono state differenziate, con una maggiore attenzione per le farmacie dei piccoli centri (quelle cosiddette disagiate e rurali): un aiuto ai territori svantaggiati, ma anche al sistema sanitario regionale nel suo complesso pe ril supporto offerto.
Le farmacie che forniranno i servizi previsti dall’accordo saranno riconoscibili dai cittadini grazie ad un logo identificativo che dovrà essere esposto in un luogo ben visibile e che sarà promosso grazie ad una campagna di comunicazione, curata dalla Regione in accordo con le farmacie stesse.
L’obiettivo, condizione indispensabile per la prosecuzione del progetto, è che le farmacie, entro il 31 dicembre 2023, incrementino complessivamente del 50 per cento le prenotazioni fatte tramite Cup, passando dall’attuale 10 per cento delle prenotazioni al 15 per cento sull’intero territorio regionale.