E' causata da un deficit a livello del sistema circolatorio locale
SIENA. Avete sicuramente visto quei nudi di donna di cui è ricca la pittura fino alla fine dell’ottocento: donne corpulente, giunoniche, dalle bianche forme molto eccedenti, dall’eccedente cellulite sui fianchi, sui seni, sulle cosce. In quei secoli i medici di corte facevano una gran fatica a convincere le nobildonne a smettere di ingrassare; queste abbondanze erano molto apprezzate, anche perché erano un segno di distinzione fra le classi sociali, mentre ai nostri giorni vengono detestate per quello che sono, malattie.
La cellulite, in particolare, è oggi molto più diffusa, fra le donne, dell’obesità; è causata da un deficit a livello del sistema circolatorio locale: ne vengono interessati il sistema linfatico, il sistema venoso e il tessuto adiposo. L’insieme di tutte queste anomalie determina una situazione di stasi, cioè un rallentamento della circolazione della linfa e del sangue, che si traduce in gonfiori, edemi, alterazioni della cute e del tessuto connettivo sottostante, dolore nei casi più avanzati.
Cerchiamo di immaginare, a grandi linee, che cosa è accaduto nel tessuto sottocutaneo in caso di cellulite: il rallentamento dei flussi di liquidi ha portato per prima cosa ad una situazione di carenza di ossigeno e di sostanze nutrienti: la pelle è diventata fredda, mal nutrita. Si è instaurata così una situazione degenerativa che ha determinato lo scarico di sostanze tossiche dai tessuti, le quali, però, non sono più state portate via dalla circolazione, ma sono rimaste in loco per lunghi periodi. Si è generato, quindi, un circolo vizioso che ha condotto alla ritenzione di altri liquidi e, se non si è intervenuti, ad un continuo peggioramento della cellulite.
La buona alimentazione, in particolare, favorisce la rivitalizzazione dei tessuti. Fra gli alimenti dovranno essere scartati quelli carichi di energia di tipo prevalentemente chimico, come lo zucchero raffinato, l’alcool, la carne proveniente da allevamenti intensivi; vanno scelti piuttosto quei cibi ricchi di energia solare come frutta e vegetali da coltivazione biologica; pesce proveniente da acque pure, carni che non hanno conosciuto mangimi sintetici.
*Biologo nutrizionista