Marini, direttore UOC Gastroenterologia ed Endoscopia: «Tra gli obiettivi formativi: l’approfondimento del protocollo diagnostico e la definizione degli attori del percorso assistenziale»
SIENA. Celiachia, cosa fare? Per approfondire le tematiche del protocollo diagnostico, definire i ruoli degli attori del percorso assistenziale, illustrare la rete dei servizi e definire l’approccio multidisciplinare per il follow up, si terrà il corso “Percorso assistenziale del paziente con celiachia”, organizzato da AIC Toscana, Associazione Italiana Celiachia, in programma sabato 26 maggio alle ore 8:45 nell’aula 6 del centro didattico del policlinico Santa Maria alle Scotte. La segreteria scientifica è curata dal dottor Mario Marini, direttore UOC Gastroenterologia ed Endoscopia Operativa e dalla dottoressa Silvia Rentini, medico della stessa unità dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese: «In questa occasione – afferma il dottor Marini – intendiamo condividere insieme ai medici di base e ai pediatri di libera scelta il nuovo percorso assistenziale del paziente con celiachia. Dedicheremo particolare attenzione alla definizione dei sistemi di relazione tra gli attori del percorso e l’inquadramento della diagnosi e follow up con approccio multidisciplinare». Il corso sarà aperto dai saluti del direttore generale dell’AOU Senese Valtere Giovannini e vedrà la partecipazione di vari professionisti esperti nel trattamento della celiachia: «E’ importante sottolineare la multidisciplinarietà del percorso, che si riflette anche nell’impostazione del corso. – afferma la dottoressa Rentini- Interverranno medici di medicina generale, pediatri, gastroenterologi e dermatologi, oltre ad allergologi, endocrinologi, ginecologi, neurologi, psicologi, dietologi, genetisti, patologi e reumatologi. La celiachia è una delle patologie permanenti più frequenti, perché colpisce l’1% della popolazione, in Italia e nel mondo. Nonostante la crescita dei celiaci, ancora il 70 % delle diagnosi sfugge: in Italia solo circa il 30% dei celiaci stimati è diagnosticato. E d’altra parte l’incremento esponenziale del consumo de prodotti senza glutine non è giustificato da dati epidemiologici: l’incremento della spesa ricade poi in qualche modo sulla popolazione generale. Anche per questo il corso riveste un’importanza notevole».
In allegato una foto con (da sinistra): la dottoressa Silvia Rentini, il dottor Mario Marini e il dottor Raffaele Macchiarelli della UOC Gastroenterologia ed Endoscopia Operativa dell’Aou Senese