SIENA. Sensibilizzare la popolazione sulle problematiche di una patologia è un’azione sempre importante. Questo infatti sarà l’obiettivo dell’evento “Ospedale Aperto” che si terrà sabato 17 ottobre presso l’hotel Jolly di Siena, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi. Durante la manifestazione, organizzata dal professor Ranuccio Nuti, direttore del dipartimento di Medicina Clinica a indirizzo Specialistico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, saranno discusse alcune delle complicanze relative all’osteoporosi, come le fratture patologiche, al fine di mettere in risalto l’importanza di un’adeguata prevenzione.
“La comparsa di una frattura osteoporotica – afferma il professor Nuti – è un evento molto grave, in grado di provocare effetti clinici talora devastanti e accompagnati spesso da pesanti conseguenze sociali ed economiche. Attualmente è possibile, grazie a una corretta identificazione dei fattori di rischio, unitamente a un adeguato esame clinico e a una mirata indagine densitometrica, identificare precocemente una condizione di osteoporosi, in modo che il paziente sia in tempo per modificare il proprio stile di vita, quando questo è inadeguato, e attuare una specifica prevenzione”. Oltre a consigli e materiale divulgativo per una migliore conoscenza della malattia, i presenti avranno la possibilità di effettuare uno screening e un esame ultrasonografico del calcagno per una valutazione del rischio di osteoporosi.
“Spero – conclude Nuti – che l’iniziativa, che nel passato ha già riscosso un ampio consenso, possa anche quest’anno vedere un coinvolgimento attivo della popolazione”.
“La comparsa di una frattura osteoporotica – afferma il professor Nuti – è un evento molto grave, in grado di provocare effetti clinici talora devastanti e accompagnati spesso da pesanti conseguenze sociali ed economiche. Attualmente è possibile, grazie a una corretta identificazione dei fattori di rischio, unitamente a un adeguato esame clinico e a una mirata indagine densitometrica, identificare precocemente una condizione di osteoporosi, in modo che il paziente sia in tempo per modificare il proprio stile di vita, quando questo è inadeguato, e attuare una specifica prevenzione”. Oltre a consigli e materiale divulgativo per una migliore conoscenza della malattia, i presenti avranno la possibilità di effettuare uno screening e un esame ultrasonografico del calcagno per una valutazione del rischio di osteoporosi.
“Spero – conclude Nuti – che l’iniziativa, che nel passato ha già riscosso un ampio consenso, possa anche quest’anno vedere un coinvolgimento attivo della popolazione”.