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SIENA. “L’osteoporosi si può prevenire e l’informazione ci può aiutare molto”. Ne è fermamente convinto Ranuccio Nuti, direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Specialistica e responsabile del centro osteoporosi delle Scotte che, anche quest’anno, ha aderito all’iniziativa “Ospedale aperto”, per effettuare visite e consulenze gratuite
durante la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi. L’iniziativa si terrà sabato 23 ottobre presso l’Hotel Excelsior alla Lizza, dove sarà possibile sottoporsi a visite e consulenze gratuite con gli specialisti del reparto di Medicina Interna 1, diretto dallo stesso Nuti, dalle 9 alle 13.
“Attualmente – spiega Nuti – è possibile individuare precocemente una condizione di osteoporosi, grazie ad una corretta identificazione dei fattori di rischio, unitamente ad un adeguato esame clinico e ad una mirata indagine densitometrica, in modo da modificare il proprio stile di vita se inappropriato e prevenire la malattia”.
Alle 10.30 si terrà un incontro con i rappresentanti delle Istituzioni, giornalisti, volontariato per un confronto su progettualità fattive e concrete, nell’ottica della realizzazione di un percorso condiviso.
“La comparsa di una frattura osteoporotica – conclude Nuti – è un evento molto grave, in grado di provocare nel paziente effetti clinici devastanti, accompagnati spesso da pesanti conseguenze sociali ed economiche. L’iniziativa ‘Ospedale aperto’, a cui collaborano, con grande sensibilità anche i gruppi Donne delle Contrade, ha proprio l’obiettivo di essere utile ai pazienti, fornendo alla popolazione informazioni importanti per una migliore conoscenza della malattia”.
durante la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi. L’iniziativa si terrà sabato 23 ottobre presso l’Hotel Excelsior alla Lizza, dove sarà possibile sottoporsi a visite e consulenze gratuite con gli specialisti del reparto di Medicina Interna 1, diretto dallo stesso Nuti, dalle 9 alle 13.
“Attualmente – spiega Nuti – è possibile individuare precocemente una condizione di osteoporosi, grazie ad una corretta identificazione dei fattori di rischio, unitamente ad un adeguato esame clinico e ad una mirata indagine densitometrica, in modo da modificare il proprio stile di vita se inappropriato e prevenire la malattia”.
Alle 10.30 si terrà un incontro con i rappresentanti delle Istituzioni, giornalisti, volontariato per un confronto su progettualità fattive e concrete, nell’ottica della realizzazione di un percorso condiviso.
“La comparsa di una frattura osteoporotica – conclude Nuti – è un evento molto grave, in grado di provocare nel paziente effetti clinici devastanti, accompagnati spesso da pesanti conseguenze sociali ed economiche. L’iniziativa ‘Ospedale aperto’, a cui collaborano, con grande sensibilità anche i gruppi Donne delle Contrade, ha proprio l’obiettivo di essere utile ai pazienti, fornendo alla popolazione informazioni importanti per una migliore conoscenza della malattia”.