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SIENA. E’ operativo a Siena il Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale, il primo di questo tipo in Regione Toscana e unico in Italia per le caratteristiche di completezza e di globalità del quadro d’intervento. E’ la risposta integrata di professionalità, risorse e competenze delle Aziende AOU Senese e ASL7 e della Facoltà di Medicina dell’Università di Siena a disturbi che rappresentano il 29% di tutte le patologie della popolazione.
“E’ un modello di reciproca collaborazione – spiega il professor Andrea Fagiolini, direttore DISM – e di progressiva integrazione in rete di tutte le strutture e servizi dove vengono trattati tutti i tipi di disordini psichiatrici, dall’età infantile a quella adulta, con percorsi preventivi, diagnostici, terapeutici, riabilitativi ed assistenziali integrati all’interno dei percorsi assistenziali delle quattro società della Salute e dei Presidi Ospedalieri”.
La gestione integrata delle attività, insieme al coordinamento di tutti i servizi, consentono sia una pronta risposta verso i bisogni di salute dei pazienti, che una vera continuità terapeutica con percorsi assistenziali definiti. “La presa in carico multiprofessionale del paziente – prosegue Laura Benedetto, direttore generale ASL7 – e la presenza di competenze professionali, scientifiche e formative diverse rappresentano una ricchezza e una risorsa preziosa. Si tratta di un modello che nasce su una crescente cultura multidimensionale di comprensione, cura e riabilitazione del disagio e del disturbo, aperto a tutti i contributi, per garantire efficacia degli interventi di prevenzione e cura”. Per fine anno è prevista l’integrazione con i SERT territoriali.
“L’integrazione tra ospedale e territorio – dichiara Paolo Morello Marchese, direttore generale AOU Senese – permette alle due aziende sanitarie di offrire servizi specifici e coordinati, con percorsi assistenziali condivisi a seconda della malattia e della situazione socio-sanitaria del territorio”. Di conseguenza uno degli obiettivi del DISM è potenziare la risposta all’emergenza-urgenza, sia a livello ambulatoriale che ospedaliero e riduzione del tasso di ospedalizzazione e di TSO (Trattamenti Sanitari Obbligatori). La presenza dell’Università, con la Facoltà di Medicina, inoltre, garantisce la piena valorizzazione delle attività formative e di ricerca scientifica per la salute mentale.
“L’Università – aggiunge il professor Gian Maria Rossolini, preside della Facoltà – mediante la Facoltà di Medicina, assicurerà, per la prima volta, anche l’assistenza in un territorio definito della Zona Senese mediante un’unica équipe pluriprofessionale, così come avviene negli altri territori dell’AUSL7. L’Università garantisce la piena valorizzazione delle attività formative e di ricerca scientifica per la salute mentale, in piena e reciproca collaborazione con i Servizi Aziendali”.
Il DISM permette anche di garantire continuità terapeutico-assistenziale, sia nel passaggio dai servizi per l’infanzia a quelli per adulti, sia tra ospedale e territorio, con particolare attenzione alla prevenzione, agli interventi precoci, soprattutto in fase adolescenziale, di integrazione socio-lavorativa e di riabilitazione, in piena collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri.
Guarda il video di Juri Guerranti: http://www.youtube.com/watch?v=uRPifWO7h0c
“E’ un modello di reciproca collaborazione – spiega il professor Andrea Fagiolini, direttore DISM – e di progressiva integrazione in rete di tutte le strutture e servizi dove vengono trattati tutti i tipi di disordini psichiatrici, dall’età infantile a quella adulta, con percorsi preventivi, diagnostici, terapeutici, riabilitativi ed assistenziali integrati all’interno dei percorsi assistenziali delle quattro società della Salute e dei Presidi Ospedalieri”.
La gestione integrata delle attività, insieme al coordinamento di tutti i servizi, consentono sia una pronta risposta verso i bisogni di salute dei pazienti, che una vera continuità terapeutica con percorsi assistenziali definiti. “La presa in carico multiprofessionale del paziente – prosegue Laura Benedetto, direttore generale ASL7 – e la presenza di competenze professionali, scientifiche e formative diverse rappresentano una ricchezza e una risorsa preziosa. Si tratta di un modello che nasce su una crescente cultura multidimensionale di comprensione, cura e riabilitazione del disagio e del disturbo, aperto a tutti i contributi, per garantire efficacia degli interventi di prevenzione e cura”. Per fine anno è prevista l’integrazione con i SERT territoriali.
“L’integrazione tra ospedale e territorio – dichiara Paolo Morello Marchese, direttore generale AOU Senese – permette alle due aziende sanitarie di offrire servizi specifici e coordinati, con percorsi assistenziali condivisi a seconda della malattia e della situazione socio-sanitaria del territorio”. Di conseguenza uno degli obiettivi del DISM è potenziare la risposta all’emergenza-urgenza, sia a livello ambulatoriale che ospedaliero e riduzione del tasso di ospedalizzazione e di TSO (Trattamenti Sanitari Obbligatori). La presenza dell’Università, con la Facoltà di Medicina, inoltre, garantisce la piena valorizzazione delle attività formative e di ricerca scientifica per la salute mentale.
“L’Università – aggiunge il professor Gian Maria Rossolini, preside della Facoltà – mediante la Facoltà di Medicina, assicurerà, per la prima volta, anche l’assistenza in un territorio definito della Zona Senese mediante un’unica équipe pluriprofessionale, così come avviene negli altri territori dell’AUSL7. L’Università garantisce la piena valorizzazione delle attività formative e di ricerca scientifica per la salute mentale, in piena e reciproca collaborazione con i Servizi Aziendali”.
Il DISM permette anche di garantire continuità terapeutico-assistenziale, sia nel passaggio dai servizi per l’infanzia a quelli per adulti, sia tra ospedale e territorio, con particolare attenzione alla prevenzione, agli interventi precoci, soprattutto in fase adolescenziale, di integrazione socio-lavorativa e di riabilitazione, in piena collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri.
Guarda il video di Juri Guerranti: http://www.youtube.com/watch?v=uRPifWO7h0c