I cibi biologici aiutano l'organismo a liberarsi dei veleni
di Antonio Vona
SIENA. Si chiamano ‘Prodotti biologici’: che cosa sono? Nulla di particolare, in teoria. sono soltanto alimenti coltivati o allevati (nel caso degli animali) così come farebbe la Natura. E come farebbe la Natura? Nella maniera più semplice possibile: buona terra, acqua e sole. Ma allora, che cosa hanno di speciale gli alimenti biologici? Nulla, l’ho già detto.
In realtà, il discorso va spostato sugli alimenti prodotti con tecnologie industriali, che fanno uso di sostanze chimiche sia per fertilizzare terreni ormai esausti, sia per allontanare i parassiti, sia per conservare a lungo le loro qualità, e anche per mascherare il loro difetti e le loro forzature. In pratica, ogni passaggio nella produzione industriale è accompagnato da generose irrorazioni di veleni. Evidentemente deve esserci un serio motivo se la società attuale si affida ad una alimentazione chimica così lontana dai cicli e dai ritmi della Natura, e che sembra avere quasi soltanto controindicazioni. In effetti questi sistemi di produzione degli alimenti hanno dato a tutti la possibilità di mangiare e a costi abbastanza contenuti. Gli anticrittogamici, gli ormoni, i coloranti costano al produttore molto meno di un raccolto da buttare via, e questo gli consente di fare programmi di sviluppo della sua azienda. E perciò siamo stati tutti contenti.
Le cose sono andate avanti così per decenni, ma alla fine ci si è accorti che un’alimentazione chimica può produrre in noi malattie piuttosto gravi: dermatiti, ulcere, infiammazioni intestinali, allergie, asma, artriti, tumori, e persino depressione, crisi di panico, e altro ancora. Si è allora ripensato ad un ritorno alla Natura, ma ci si è tornati ad imbattere nei soliti problemi: gli alimenti naturali sono così buoni che piacciono anche ai parassiti, e inoltre non si conservano a lungo. E’ evidente che la Natura aveva pensato a tutte le sue creature, e che non aveva previsto un così tumultuoso sviluppo della specie umana.
Le conoscenze moderne – e qui sta il vero progresso – hanno però consentito di elaborare nuove procedure che fanno uso di tecniche naturali, che non prevedono l’utilizzo di composti di sintesi: e alcune aziende le mettono in pratica! Un frutto estivo fatto maturare a novembre trova intorno a sé un ambiente diverso, nuovi parassiti dai quali non sa difendersi, e perciò richiede dosi supplementari di veleni. I coloranti? non ce n’è alcun bisogno. I conservanti? non ci sono, e ciò, in realtà, crea ancora qualche problema nella distribuzione. La lotta agli insetti non si fa con i veleni, ma con altri insetti nemici dei primi; si favoriscono le capacità proprie di ogni pianta di produrre sostanze ad effetto antibiotico contro i batteri; si lascia che sia il sole, e non la lampada, ad infondere la sua energia vitale; si rispettano i tempi della Natura, ottenendo perciò organismi più forti. Nutrirsi, quindi, di prodotti biologici rende pulito il nostro organismo, che non si trova più a doversi difendere da sostanze a lui sconosciute.
Spesso l’unico sistema che il nostro corpo ha per proteggersi è di depositare queste sostanze estranee laddove possono fare il minor male possibile: nei tessuti adiposi, nelle cartilagini delle articolazioni, nella pelle, nell’intestino, eccetera. Ma a lungo andare questa intossicazione continuata diventa malattia. I cibi naturali sono in una maggiore armonia con il nostro corpo perché la loro composizione gli è nota da milioni di anni. E’ vero, nei cibi biologici non c’è proprio nulla di nuovo, né di speciale; tranne due cose: l’amore del produttore, e, ancora di più, l’amore di una Natura non più violentata. Finalmente!