Rappuoli: "Presto in commercio il vaccino contro il meningococco"
“Sono molto lieto di ospitare per la prima volta in Italia questa iniziativa perché credo che la cooperazione tra pubblico e privato nel settore della ricerca sia sempre più determinante per contribuire ad una maggiore efficienza e competitività del sistema” ha dichiarato Rino Rappuoli, responsabile globale della Ricerca Novartis nei vaccini.- “Il Novartis BioCamp rappresenta un evento autorevole ed altamente formativo per giovani ricercatori, che intende creare un’importante opportunità di contatto e di condivisione di competenze ed esperienze tra mondo accademico e industria, incentivando lo sviluppo dell’imprenditorialità”.
Rino Rappuoli, con la sua personale biografia, il team di ricercatori d’eccellenza con cui collabora e il polo all’avanguardia di Siena, offrono un esempio concreto di come la ricerca biomedica e farmaceutica made in Italy possano essere una realtà di successoin grado di competere a livello internazionale. “E’ qui a Siena che sono stati messi a punto alcuni dei vaccini più innovativi oggi disponibili sul mercato, grazie allo sviluppo di approcci pionieristici, come la Reverse Vaccinology, divenuti standard di riferimento della moderna vaccinologia” ha proseguito Rappuoli. “Nel corso degli anni siamo riusciti a preservare e ad attrarre investimenti crescenti a favore dello sviluppo e della competitività del sito toscano: da Siena e Rosia proviene attualmente il 60% circa della produzione mondiale di Novartis Vaccines and Diagnostics, per un totale di oltre 500 milioni di dosi prodotte ogni anno e destinate a proteggere milioni di persone in 130 Paesi nel mondo”. “Abbiamo ormai l’approvazione dell’agenzia europea del farmaco e dall’Aifa in Italia – ha annunciato Rappuoli – . Il lancio vero e proprio del vaccino antimeningococco nel mercato internazionale in grande quantità sarà nel 2014”.
Il valore della ricerca italiana è testimoniato anche dall’esperienza di Ilaria Capua e del Dipartimento di scienze Biomediche comparate dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, dove è stato isolato e caratterizzato il virus H5N1, responsabile dell’influenza aviaria animale ed umana. Grazie al lavoro svolto in occasione della crisi pandemica, l’Istituto Zooprofilattico è diventato centro di riferimento per la ricerca sulle malattie infettive trasmissibili dagli animali all’uomo. Il Centro impiega oggi circa 70 persone, svolge attività diagnostica e di ricerca su base internazionale, partecipa a progetti che coinvolgono i migliori e più avanzati istituti a livello globale e attrae finanziamenti stranieri. Ha dichiarato Capua, oggi vicepresidente VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, Camera dei Deputati “Fare ricerca biomedica e farmaceutica in modo competitivo, nel nostro Paese, è possibile. Lo dimostrano la mia esperienza e quella dei miei collaboratori oltre a quella portata da tanti altri esperti intervenuti oggi al Novartis BioCamp. L’importante è mettere a fattore comune competenze individuali e know-how dei giovani talenti e l’incentivazione degli investimenti pubblico-privati in ricerca in un’ottica di medio-lungo termine”.
Ed è proprio questo l’approccio che contraddistingue la ricerca in ambito farmaceutico e che vede Novartis tra le realtà più competitive anche nel nostro Paese. Con 312 studi clinici effettuati nel 2012 in Italia, Novartis occupa, da diversi anni, il primo posto per numero di sperimentazioni cliniche effettuate, numero di centricoinvolti e pazienti arruolati. “La responsabilità verso i pazientiguida la nostra attività, che ha i suoi punti di forza nell’innovazione, nella solidità industriale, nella capacità di attrarre giovani talenti – ha dichiarato Gaia Panina, Chief Scientic Officer, Novartis Farma Italia – Iniziative come il Novartis BioCamp rappresentano un importante spazio per i giovani e una base nella costruzione di un ponte tra mondo dell’università e dell’industria, di cui il Paese ha bisogno per rafforzare la propria competitività”.
Nel corso della prima giornata del BioCamp, i seminari mattutini hanno ospitato interventi volti ad avvicinare i giovani ricercatori al mondo del biotech, soffermandosi, in particolare, sulle principali sfide e le nuove frontiere di questo ambito specifico della ricerca, sia dal punto di vista scientifico – attraverso, per esempio, il contributo di Paolo Gasparini, Professore di Genetica Medica, Università di Trieste e Primario di Genetica, IRCSS Ospedale Burlo Garofolo, Trieste, che ha illustrato il ruolo della genetica per lo sviluppo di un approccio personalizzato alle terapie – sia dal punto di vista imprenditoriale e di business – attraverso il contributo di responsabili della ricerca e manager Novartis e una video-testimonianza di Craig Venter, presidente e CEO, J. Craig Venter Institute e co-fondatore e CEO, Synthetic Genomics.
Nel corso dei seminari pomeridiani ci si è invece soffermati sul valore delle partnership pubblico-privato, quale elemento chiave per lo sviluppo del settore, con l’intervento di Capua e di Angelo Riccaboni, rettore dell’Università degli Studi di Siena. Esempio concreto di efficace sinergia tra mondo accademico e industria, a favore della formazione e dell’occupazione dei giovani ricercatori, è il Master “Vaccinology and pharmaceutical clinical development”, promosso proprio dall’ateneo senese in partnership con Novartis Vaccines & Diagnostics e Novartis Vaccines Institute for Global Health (NVGH). Il Master si rivolge a studenti provenienti da Paesi in via di sviluppo, offrendo loro l’opportunità di approfondire le conoscenze sulle malattie infettive, l’impatto dell’immunizzazione e lo sviluppo clinico dei vaccini ed incentivandoli, alla fine del percorso formativo, a mettere in pratica le conoscenze acquisite nei Paesi di origine.
Il programma del secondo giorno, dal titolo “La risorsa innovazione, come valorizzarla”, si apre con un inedito e suggestivo intervento sul tema, a cura di Umberto Guidoni, astronauta, astrofisico e divulgatore scientifico. Con l’obiettivo di offrire ai giovani ricercatori spunti di riflessione, ma anche strumenti pratici per incentivare la loro imprenditorialità e managerialità, sono previste inoltre sessioni dedicate all’innovazione e ai mercatifinanziari, grazie al contributo di Lorenzo Tallarigo, CEO Genextra e alle sfide legate alla creazione di una start-up, con l’illustrazione di case history di successo, come quella di MolMed, raccontata agli studenti dal Direttore Generale e Consigliere esecutivo della società, Marina del Bue.
Nel corso della tre giorni i giovani ricercatori saranno coinvolti in un lavoro di gruppo, al termine del quale dovranno presentare il proprio progetto ad una giuria di esperti, che designerà il vincitore.
Novartis BioCamp Italia 2013 ha ottenuto il patrocinio del MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.