Stakeholders in Fondazione, portavoce: il sindaco
SIENA. Venerdì della scorsa settimana nella sede della Fondazione Montepaschi in via Banchi di Sotto si è tenuta una riunione dei cosiddetti “stakeholders”, in sostanza degli enti interessati alle attività dell’ente. I cui vertici stanno studiando il modo di far fruttare al meglio quel poco di patrimonio rimasto dopo la gestione degli anni passati sotto le presidenze di Giuseppe Mussari (il suo mestiere non era quello di “fare il banchiere”) e di Gabriello Mancini, che – come si ricorderà – in un convegno della monaciana associazione Confronti aveva candidamente sostenuto di avere fatto “quello mi veniva detto di fare”.
La riunione di venerdì era assolutamente riservata tanto che non è stato fatto alcun comunicato ufficiale per informare che si sarebbe svolta e neanche dopo per spiegare di cosa si era parlato. Forse dell’aumento di capitale di banca Mps, forse della Sansedoni, forse della Siena Biotech (di cui si parlerà, a quanto abbiamo saputo, il prossimo 12 dicembre in una riunione della Deputazione generale), forse della Chigiana. L’unico a far uscire qualcosa su questa riunione a quanto pare è stato il sindaco Valentini che con il suo immancabile telefonino al quale sta sempre attaccato, ha postato qualcosa su Facebook.
Non avendolo (e chi scrive non ne sente affatto la mancanza) non abbiamo potuto leggere le considerazioni che Valentini ha scritto nonostante gli inviti che pare siano stati fatti, alla riservatezza. Un uscita che pare non sia stata gradita nelle stanze della Fondazione. Avendo il comune ufficio stampa e portavoce non guasterebbe affatto che le considerazioni del primo cittadino fossero inviate per la quasi sorpassata posta elettronica.