Il sapere scientifico degli specialisti italiani e quello degli specialisti francesi si confronteranno nel workshop “Malattie Neurogenetiche e Neurometaboliche rare a esordio in età tardiva”, che si terrà giovedì 10 e venerdì 11 settembre presso la facoltà di Giurisprudenza.
L’iniziativa, coordinata dal professor Antonio Federico, direttore U.O.C. Neurologia Malattie Neurometaboliche del policlinico Santa Maria alle Scotte, darà vita a un dibattito sul tema della malattie neurologiche rare in età adulta, quali per esempio le demenze degenerative, le atassie, le neuromiopatie, la sclerosi laterale amiotrofica. I ricercatori e luminari italiani e francesi esporranno la propria esperienza e il proprio sapere, mettendoli a confronto per fare il punto sulla stato della ricerca in Francia e in Italia.
“Questo workshop italo-francese – afferma il professor Federico – sottolinea l’importanza del raffronto e della condivisione tra studiosi, in particolar modo per quanto riguarda il settore delle neuroscienze che è in continua evoluzione. E’ fondamentale – conclude il professore – non essere troppo autoreferenziali, ma relazionarsi sempre alle diverse realtà territoriali per diffondere le novità e i traguardi raggiunti in questo settore”.
In particolare verrà presentato il modello toscano per le malattie rare, che prevede una rete territoriale, coordinata da un esperto.
L’iniziativa, coordinata dal professor Antonio Federico, direttore U.O.C. Neurologia Malattie Neurometaboliche del policlinico Santa Maria alle Scotte, darà vita a un dibattito sul tema della malattie neurologiche rare in età adulta, quali per esempio le demenze degenerative, le atassie, le neuromiopatie, la sclerosi laterale amiotrofica. I ricercatori e luminari italiani e francesi esporranno la propria esperienza e il proprio sapere, mettendoli a confronto per fare il punto sulla stato della ricerca in Francia e in Italia.
“Questo workshop italo-francese – afferma il professor Federico – sottolinea l’importanza del raffronto e della condivisione tra studiosi, in particolar modo per quanto riguarda il settore delle neuroscienze che è in continua evoluzione. E’ fondamentale – conclude il professore – non essere troppo autoreferenziali, ma relazionarsi sempre alle diverse realtà territoriali per diffondere le novità e i traguardi raggiunti in questo settore”.
In particolare verrà presentato il modello toscano per le malattie rare, che prevede una rete territoriale, coordinata da un esperto.