SIENA. Cosa fare quando si soffre di cefalea e il mal di testa diventa un disturbo insopportabile? Una risposta pronta è quella che può offrire l’Ambulatorio per cefalee e algie cranio-facciali, diretto dal professor Antonio Federico, responsabile dell’U.O.C.
Neurologia e Malattie Metaboliche del policlinico Santa Maria alle Scotte.
“Ci sono diversi tipi di mal di testa – spiega Federico – e per individuare la tipologia, la causa e la giusta terapia è necessario un approccio multidisciplinare”. L’ambulatorio predispone tre sedute a settimana durante le quali il professor Federico e il suo staff valutano in dettaglio le cause del mal di testa. “La cefalea è un sintomo che spesso –
spiega Federico – nasconde delle cause che a volte possono essere anche gravi. Tra i diversi tipi di cefalea c’è quella muscolo-tensiva, causata da stess, che è la forma più diffusa, quella ereditaria, l’emicrania, quella artrosica, causata da disturbi articolari di ossa, mandibola o colonna cervicale”. Anche la sinusite, i problemi di vascolarizzazione o patologie della vista possono essere alla base del disturbo.
“Le più colpite sono le donne – prosegue Federico – soprattutto per la correlazione tra cefalea e ormoni femminili. Ogni settimana visitiamo circa 20 pazienti”. C’è poi la cefalea a grappolo, un altro particolare tipo di mal di testa “caratterizzato – spiega Federico – da crisi subentranti e spesso accompagnato da forme allergiche. Un’adeguata cura sul metabolismo della serotonina può permettere di guarire”. E’ molto importante valutare anche la storia del mal di testa e, proprio per questo, dopo la prenotazione della visita, il paziente riceve a casa un diario della cefalea, da compilare 3 settimane prima della visita in modo da poter poi valutare l’evoluzione del disturbo prima e dopo la terapia. La prenotazione della visita deve essere fatta presso il CUP, con un tempo di attesa media di quattro settimane, tempo necessario per poter ricevere e compilare il diario clinico. “Nel diario – conclude Federico – devono essere appuntati la descrizione del sintomo, l’intensità e la durata. Dopo la visita il paziente viene rimandato a casa con una terapia da seguire o resta in day hospital per ulteriori esami nel caso in cui siano necessari approfondimenti”.
Neurologia e Malattie Metaboliche del policlinico Santa Maria alle Scotte.
“Ci sono diversi tipi di mal di testa – spiega Federico – e per individuare la tipologia, la causa e la giusta terapia è necessario un approccio multidisciplinare”. L’ambulatorio predispone tre sedute a settimana durante le quali il professor Federico e il suo staff valutano in dettaglio le cause del mal di testa. “La cefalea è un sintomo che spesso –
spiega Federico – nasconde delle cause che a volte possono essere anche gravi. Tra i diversi tipi di cefalea c’è quella muscolo-tensiva, causata da stess, che è la forma più diffusa, quella ereditaria, l’emicrania, quella artrosica, causata da disturbi articolari di ossa, mandibola o colonna cervicale”. Anche la sinusite, i problemi di vascolarizzazione o patologie della vista possono essere alla base del disturbo.
“Le più colpite sono le donne – prosegue Federico – soprattutto per la correlazione tra cefalea e ormoni femminili. Ogni settimana visitiamo circa 20 pazienti”. C’è poi la cefalea a grappolo, un altro particolare tipo di mal di testa “caratterizzato – spiega Federico – da crisi subentranti e spesso accompagnato da forme allergiche. Un’adeguata cura sul metabolismo della serotonina può permettere di guarire”. E’ molto importante valutare anche la storia del mal di testa e, proprio per questo, dopo la prenotazione della visita, il paziente riceve a casa un diario della cefalea, da compilare 3 settimane prima della visita in modo da poter poi valutare l’evoluzione del disturbo prima e dopo la terapia. La prenotazione della visita deve essere fatta presso il CUP, con un tempo di attesa media di quattro settimane, tempo necessario per poter ricevere e compilare il diario clinico. “Nel diario – conclude Federico – devono essere appuntati la descrizione del sintomo, l’intensità e la durata. Dopo la visita il paziente viene rimandato a casa con una terapia da seguire o resta in day hospital per ulteriori esami nel caso in cui siano necessari approfondimenti”.