"Chi soffre di epilessia non è un diverso. Epilessia e scuola: parliamone". Questo lo slogan della 9^ edizione della Giornata Nazionale per l’Epilessia, in programma domenica 2 maggio, iniziativa a cui aderisce anche quest’anno il policlinico Santa Maria alle Scotte, con le U.O.C. di Neurologia e neurofisiologia clinica, diretta dal professor Alessandro Rossi e l’U.O.C. Pediatria, diretta dal professor Paolo Balestri. Dalle 10 alle 13, al 3° lotto, piano 0, lato direzione medica della Neurologia, i medici neurologi e pediatri saranno a disposizione di tutti i cittadini, per colloqui diretti e telefonici, per fornire informazioni su una malattia che colpisce quasi un italiano su 100, con particolare attenzione alle problematiche sociali e psicologiche che ne derivano.
“Un razionale uso di farmaci o, in casi selezionati, il trattamento chirurgico – spiegano i neurologi Raffaele Rocchi e Giampaolo Vatti, del Centro per l’Epilessia delle Scotte – permettono il controllo delle crisi in circa l’80% dei pazienti, in assenza di effetti collaterali significativi. In molti casi il problema principale è rappresentato dai limiti che comporta l’epilessia in ambito sociale, scolastico e lavorativo, legati in parte ai pregiudizi che tuttora esistono nei confronti di questa malattia”. Il progresso delle tecniche diagnostiche consente la diagnosi di epilessia nella maggior parte dei casi. “E’ fondamentale – afferma il pediatra Salvatore Grosso – diffondere una corretta informazione, in particolare nelle scuole, per aiutare operatori scolastici ed insegnati a gestire nella maniera adeguata tutte le problematiche legate all’epilessia. Da un’indagine effettuata dalla Lega Italiana contro l’Epilessia, è emerso che il 60% degli insegnanti non sa come comportarsi in presenza di una crisi epilettica”.
Per maggiori informazioni: tel. 0577/585303.
“Un razionale uso di farmaci o, in casi selezionati, il trattamento chirurgico – spiegano i neurologi Raffaele Rocchi e Giampaolo Vatti, del Centro per l’Epilessia delle Scotte – permettono il controllo delle crisi in circa l’80% dei pazienti, in assenza di effetti collaterali significativi. In molti casi il problema principale è rappresentato dai limiti che comporta l’epilessia in ambito sociale, scolastico e lavorativo, legati in parte ai pregiudizi che tuttora esistono nei confronti di questa malattia”. Il progresso delle tecniche diagnostiche consente la diagnosi di epilessia nella maggior parte dei casi. “E’ fondamentale – afferma il pediatra Salvatore Grosso – diffondere una corretta informazione, in particolare nelle scuole, per aiutare operatori scolastici ed insegnati a gestire nella maniera adeguata tutte le problematiche legate all’epilessia. Da un’indagine effettuata dalla Lega Italiana contro l’Epilessia, è emerso che il 60% degli insegnanti non sa come comportarsi in presenza di una crisi epilettica”.
Per maggiori informazioni: tel. 0577/585303.