Alle Scotte prevenzione e diagnosi per salvare la vista
SIENA. Ha preso il via anche a Siena la Prima Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia promossa su tutto il territorio nazionale da CAMO (Centro Ambrosiano Oftalmico) e dall’Ospedale San Raffaele di Milano con il patrocinio del Ministero della Salute e della SOI (Società Oftalmologica Italiana).
L’iniziativa prevede, fino al 23 febbraio prossimo, visite oculistiche gratuite presso venti Centri italiani aderenti. A Siena, i cittadini interessati potranno recarsi presso la Clinica Oculistica Universitaria del Policlinico Santa Maria alle Scotte in viale Mario Bracci 16. Per usufruire dello screening gratuito è sufficiente prenotare la propria visita sul sito www.maculopatie.com. L’équipe di specialisti guidati dal professor Gian Marco Tosi, sarà a disposizione per diagnosticare la presenza di qualsiasi forma di maculopatia ed eventualmente suggerire le opportune terapie.
La Campagna è indirizzata a persone di età superiore a 50 anni, periodo della vita in cui solitamente si possono presentare le prime avvisaglie della malattia. Le maculopatie determinano, nel lungo periodo, una grave riduzione della capacità visiva e una severa distorsione della vista che possono gravemente alterare la qualità di vita del paziente, sino a condurlo alla cecità. Nella sua forma iniziale, la malattia si presenta senza sintomi, per questo è indispensabile la diagnosi precoce.
Il mese della prevenzione e diagnosi delle maculopatie, supportato da un panel di sponsor prestigiosi (Allergan, Bayer, Novartis, SIFI, SOOFT e Zeiss), nasce dai risultati di un’indagine demoscopica a livello nazionale commissionata dal dottor Lucio Buratto, Direttore Scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) e dal professor Francesco Bandello, Ordinario di Oftalmologia e Direttore della Clinica oculistica dell’Università Vita-Salute, Istituto scientifico San Raffaele di Milano. I dati hanno mostrato che solo il 10 per cento degli italiani ha una conoscenza e una consapevolezza della gravità della maculopatia, sia essa dovuta alla degenerazione senile, sia al diabete.