Gli over 65 sono i più colpiti ai tempi del coronavirus

ROMA. Dopo un’estate relativamente tranquilla, la pandemia di Covid-19 è tornata a preoccupare l’Italia e il continente europeo, una situazione che sta causando il ritorno al lockdown e l’aumento delle restrizioni sociali. Anche in questa seconda ondata i più colpiti sono gli anziani, sia direttamente, in quanto categoria a rischio, sia indirettamente a causa delle difficoltà in cui si trovano migliaia di over 65.
L’isolamento sociale è essenziale per contenere la diffusione dei contagi, tuttavia allo stesso tempo gli anziani devono fare i conti con la vita di tutti i giorni, trovando soluzioni adeguate per svolgere tutta una serie di attività, dal fare la spesa a presentarsi dal proprio medico per le visite di controllo.
In tutto il Paese si sta cercano di promuovere il modello dell’assistenza domiciliare, con l’obiettivo di garantire anche alle persone più fragili l’accesso ai servizi basici, pensando ai loro bisogni e necessità.
Come riportato dal Corriere della Sera, secondo la responsabile del Servizio Anziani di Sant’Egidio a Milano, Maria Luisa Cito, nel contesto pandemico il pericolo maggiore per gli anziani è la solitudine, una condizione che può provocare serie conseguenze a livello umorale per tanti genitori e nonni.
La protezione degli anziani è senza dubbio una priorità, tuttavia non bisogna sottovalutare le esigenze di rapporti umani e motivazioni, per evitare che le fragilità legate all’invecchiamento possano rappresentare un problema al pari del virus.
L’importanza dell’assistenza domestica per gli anziani
Anche e soprattutto durante la pandemia, quindi, è necessario assicurare il massimo supporto ai nostri cari più fragili.
Un aiuto concreto arriva da servizi innovativi come quelli di UGO, una startup specializzata in assistenza e accompagnamento per anziani, oggi presente in tantissime città italiane con soluzioni personalizzate per agevolare la vita delle persone più fragili.
Gli operatori di UGO sono in grado di fornire una serie di servizi per gli anziani, dal trasporto allo svolgimento di attività quotidiane e commissioni, ad esempio accompagnando una persona cara a una visita medica, oppure aiutandola a fare la spesa o a pagare un bollettino alle poste.
Si tratta non solo di professionisti specializzati, i quali rispettano tutte le norme di prevenzione sanitaria e sicurezza e sono accuratamente selezionati per garantire elevati standard qualitativi, ma anche di operatori di fiducia, che possono instaurare un rapporto speciale con gli anziani per motivarli ad affrontare i momenti più difficili.
Per le famiglie di persone anziane, ricevere un sostegno concreto per condividere gli impegni quotidiani costituisce senz’altro un’opzione molto utile, come dimostra il forte apprezzato da parte degli italiani nei confronti dei servizi di assistenza familiare.
I rischi della solitudine degli anziani ai tempi del coronavirus
Uno dei problemi principali degli anziani durante la pandemia, soprattutto nei momenti di lockdown, è quello legato alla solitudine, un tema poco trattato e difficile da vedere esternamente, ma in grado di colpire in modo duro le persone più vulnerabili.
L’isolamento in casa per chi è avanti con gli anni non è facile, soprattutto considerando che non si possono vedere i propri cari, costringendo a rimanere lontani da nipoti, figli e amici, condizioni che possono provare peggioramenti della salute mentale e portare a casi più o meno gravi di depressione e ansia.
Un supporto importante arriva dalla tecnologia, infatti è necessario favorire una maggiore accessibilità degli anziani ad internet e ai dispositivi elettronici come smartphone, pc e tablet, una soluzione che permette di abbattere le barriere imposte dall’isolamento e consentire il mantenimento dei rapporti sociali seppur a distanza.
Queste competenze si possono insegnare direttamente, oppure delegando i professionisti, ad esempio non solo preoccupandosi di trovare qualcuno che faccia la spesa e ritiri le medicine in farmacie, ma che sia anche in grado di aiutare gli anziani ad utilizzare le nuove tecnologie.
La qualità della vita è un aspetto sicuramente fondamentale, non solo durante l’emergenza sanitaria, per questo motivo è necessaria una maggiore consapevolezza per capire come ridurre la solitudine tra gli anziani.
Su questo tema sono intervenuti importanti istituzioni, dal Dicastero vaticano alle associazioni di psicologi, con l’obiettivo di promuovere la sensibilità sociale nei confronti della fragilità di migliaia di anziani, affinché sia possibile incontrare soluzioni efficaci per evitare lo sconforto di una vita senza il giusto supporto sociale.