Il consigliere chiede La Regione monitori le criticità e le cause
FIRENZE. È di pochi giorni fa la delibera della Giunta regionale che destina 150 mila euro per azioni di salute conseguenti agli esiti dello studio epidemiologico effettuato dall’Azienda Regionale della Sanità sulle popolazioni dei bacini geotermici dell’Amiata e di Larderello. Le ASL di Siena, Grosseto e Pisa hanno presentato alla Regione alcuni progetti proprio per ridurre le criticità emerse. Si va dalle azioni nella prevenzione dell’alcolismo e del tabagismo, alla diagnosi precoce dei tumori dello stomaco. I risultati degli studi effettuati da ARS Toscana, evidenzierebbero una percentuale di mortalità per alcune specifiche cause ben superiore ai risultati che invece si attendevano gli studiosi.
Ad Abbadia S.S., per esempio, si riscontra una mortalità per tubercolosi superiore del 981%, con ben 2 casi accertati rispetto allo 0,2 che gli studiosi si aspettavano, per le malattie infettive una mortalità tra i maschi superiore del 255%, con ben 4 casi accertati contro l’1,6 attesi, oppure con 4 morti accertati per tumore all’esofago, contro l’1,4 atteso, registrando una percentuale di scostamento del 281%, per finire con il tumore alla prostata che registra dati superiori del 165%, avendo registrato ben 16 casi contro i 9,7 attesi.
Numeri importanti, che hanno portato il consigliere regionale della Lega Nord Gian Luca Lazzeri, membro della commissione sanità a Palazzo Panciatichi, ad intervenire sulla questione: “La Regione ha effettuato uno studio epidemiologico approfondito, dal quale sono emerse alcune criticità che ritiene siano dovute soprattutto agli stili di vita delle popolazioni. Noi confidiamo nell’affidabilità e nella professionalità delle strutture della Regione, ma abbiamo principalmente a cuore la salute dei cittadini e, visti alcuni dati abbastanza anomali evidenziati dallo studio, chiediamo all’assessore competente che si mantenga alta l’attenzione su queste soglie critiche. Sulla salute non possiamo permetterci di risparmiare. Questi dati preoccupano sia noi che la cittadinanza. Quindi ben vengano nuovi approfondimenti e studi che individuino con puntualità le cause che hanno portato a rilevare questa differenza tra le morti accertate e quelle che invece erano attese. Auspichiamo che non ci sia correlazione tra le malattie riscontrate e le centrali geotermiche, ma non mi sento di dire che ci sia la certezza matematica. La migliore soluzione sarebbe quella di sfruttare la geotermia con nuove tecnologie che non rilascino esalazioni inquinanti in atmosfera, come avviene in molte parti del mondo con le centrali a ciclo binario. La geotermia è sicuramente una risorsa fintanto non incide sulla salute. Noi vigileremo attentamente perché la salvaguardia della salute dei cittadini viene prima di tutto. Ed in questo sono convinto che l’assessore Bramerini concordi con me”.
Ad Abbadia S.S., per esempio, si riscontra una mortalità per tubercolosi superiore del 981%, con ben 2 casi accertati rispetto allo 0,2 che gli studiosi si aspettavano, per le malattie infettive una mortalità tra i maschi superiore del 255%, con ben 4 casi accertati contro l’1,6 attesi, oppure con 4 morti accertati per tumore all’esofago, contro l’1,4 atteso, registrando una percentuale di scostamento del 281%, per finire con il tumore alla prostata che registra dati superiori del 165%, avendo registrato ben 16 casi contro i 9,7 attesi.
Numeri importanti, che hanno portato il consigliere regionale della Lega Nord Gian Luca Lazzeri, membro della commissione sanità a Palazzo Panciatichi, ad intervenire sulla questione: “La Regione ha effettuato uno studio epidemiologico approfondito, dal quale sono emerse alcune criticità che ritiene siano dovute soprattutto agli stili di vita delle popolazioni. Noi confidiamo nell’affidabilità e nella professionalità delle strutture della Regione, ma abbiamo principalmente a cuore la salute dei cittadini e, visti alcuni dati abbastanza anomali evidenziati dallo studio, chiediamo all’assessore competente che si mantenga alta l’attenzione su queste soglie critiche. Sulla salute non possiamo permetterci di risparmiare. Questi dati preoccupano sia noi che la cittadinanza. Quindi ben vengano nuovi approfondimenti e studi che individuino con puntualità le cause che hanno portato a rilevare questa differenza tra le morti accertate e quelle che invece erano attese. Auspichiamo che non ci sia correlazione tra le malattie riscontrate e le centrali geotermiche, ma non mi sento di dire che ci sia la certezza matematica. La migliore soluzione sarebbe quella di sfruttare la geotermia con nuove tecnologie che non rilascino esalazioni inquinanti in atmosfera, come avviene in molte parti del mondo con le centrali a ciclo binario. La geotermia è sicuramente una risorsa fintanto non incide sulla salute. Noi vigileremo attentamente perché la salvaguardia della salute dei cittadini viene prima di tutto. Ed in questo sono convinto che l’assessore Bramerini concordi con me”.