Anche i cittadini hanno una parte importante in questa sfida all'antibioticoresistenza
SIENA. In occasione della World AMR Awareness Week – WAAW, la settimana mondiale sull’uso consapevole degli antibiotici che si tiene dal 18 al 24 novembre promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Asl Toscana sud est fa il punto sulle azioni intraprese per combattere l’antibiotico resistenza. Il tema della WAAW 2023 infatti è lo stesso del 2022: “Prevenire insieme la antimicrobico-resistenza”. Non solo, il 18 novembre scorso c’è stata la Giornata europea degli antibiotici (European Antibiotic Awareness Day – EAAD), un’iniziativa europea di sanità pubblica, coordinata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), che fornisce supporto per le campagne nazionali sull’uso prudente degli antibiotici nell’UE/SEE, il cui tema era “Obiettivi per il contrasto della resistenza agli antimicrobici: come possiamo raggiungerli entro il 2030?”.
L’Asl Tse aderisce alle campagna di sensibilizzazione sottolineando l’importanza di un approccio globale “One health”per affrontare quella che oggi ha tutti i criteri per essere definita una vera e propria pandemia silente.
Gli ambiti di attività per contrastare il fenomeno della presenza di microorganismi multiresistenti nella comunità sono diversi: monitoraggio della prescrizione antibiotica, sorveglianza microbiologica, sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza soprattutto quelle sostenute da germi multiresistenti, formazione permanente degli operatori sul tema delle Infezioni. Tutto coordinato a livello centrale dal Team AID (Antibiotic stewarsdship, Infection control,Diagnostic stewardship) aziendale, un gruppo di lavoro multiprofessionale di cui fanno parte infettivologi, microbiologi, farmacisti, igienisti, infermieri esperti nel rischio infettivo.
Nello specifico, il consumo di antibiotici viene costantemente monitorato nella Asl Tse, in quanto la stessa OMS ha fissato un obiettivo su alcune fasce di antibiotici sulla scorta della capacità di aumentare la pressione sullo sviluppo di antibioticoresistenza (classificazione AwaRe). Prioritario, infatti, è il ricorso a farmaci che hanno una minore pressione sullo sviluppo di antibioticoresistenza (farmaci classificati Access) almeno nel 60% dei casi trattati. In questo senso, la Asl Toscana sud est ha un tasso del 54,4%, con un trend in progressivo miglioramento.
Ma non basta, anche le azioni messe in campo dai cittadini giocano un ruolo fondamentale nella partita. Eccole alcune: ricorrere agli antibiotici solo su indicazione del medico, rispettando le dosi e frequenza indicate; non ricorrere agli antibiotici in corso di infezioni virali; il rispetto di norme igieniche elementari per prevenire le malattie infettive diffusive: igiene delle mani e bon-ton in caso di tosse. Oltre a ciò, contribuisce l’adesione alle campagne vaccinali promosse dalla sanità pubblica.
Dunque, per contenere il fenomeno dell’antibioticoresistenza è necessario un approccio globale, passando da una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza sull’uso appropriato degli antibiotici.