Ann Burke, professionista irlandese, ha seguito le attività in tutti i territori
SIENA. La professionista Ann Burke, fisioterapista irlandese referente nazionale per la disabilità in Irlanda, ha visitato in questo periodo le strutture dell’Asl Toscana sud est. Nelle tre aree provinciali (Arezzo, Siena e Grosseto ) assieme ai professionisti aziendali ha osservato e compreso i modelli organizzativi dei servizi ospedalieri e territoriali, la continuità ospedale e territorio e le piattaforme di programmazione, il bed management e la Cot, le modalità di presa in cura sviluppati dall’Azienda.
Questo nell’ambito del programma di scambio di Hope: Federazione europea degli ospedali e della sanità, organizzazione europea senza scopo di lucro che propone un periodo di formazione di quattro settimane destinato a manager e altri professionisti con responsabilità manageriali. L’Asl Toscana sud est ha partecipato alla selezione internazionale Hope nel 2021 ed è stata individuata come riferimento per il programma “Exchange”: un programma formativo multiprofessionale di alta specializzazione incentrato sullo scambio di personale appartenente ai servizi sanitari dei paesi partner tra le strutture ospedaliere dei diversi membri di Hope, specificatamente valutate e selezionate dal comitato di gestione del programma.
Il programma di scambio Hope non è un programma medico o tecnico. È un programma multi professionale che si rivolge a professioni e professionisti che sono direttamente o indirettamente coinvolti nella gestione dei servizi sanitari e degli ospedali europei. Questa occasione rappresenta un valore anche per l’Asl e la sua comunità perché consente di comparare le diverse modalità organizzative e attraverso azioni di benchmarking apprendere le best practice.
Il commento di Ann Bourke National Disability Specialist – Dublin-: “È un’esperienza importante e altamente formativa quella che sto svolgendo in Asl Toscana sud est. Ho già acquisito, in queste due prime settimane di progetto, tantissime informazioni utili da poter esportare e condividere nel mio paese, l’Irlanda. Sono rimasta colpita soprattutto dall’integrazione tra i servizi rivolti agli acuti e quelli rivolti alla comunità e al territorio e dalla presa in carico dei pazienti che vengono accompagnati in ogni fase del bisogno medico. Ad esempio per noi in Irlanda è una novità che gli psichiatri partecipino ai meeting con infermieri e assistenti sociali territoriali per costruire piani integrati di assistenza per bambini o adulti con autismo (Uvm). Sono inoltre molto interessata al nuovo progetto che sta portando avanti l’Azienda con la figura professionale dell’infermiere di famiglia poiché a differenza del nostro paese, dove tutta la presa in carico è concentrata sull’ospedale, è evidente una grande attenzione alle cure sul territorio.”
Al termine di questa percorso, che si concluderà il 30 maggio Ann Burke relazionerà in merito all’esperienza fatta nell’Asl Toscana sud est in occasione dell’Hope Agora 2022 previsto dal 3 al 5 giugno a Bruxelles.