Hanno partecipato molti addetti ai lavori, oltre al presidente Rossi e all'onorevole Fioroni
SIENA. “Servono sobrietà, responsabilità e appropriatezza nella programmazione e gestione della sanità. All’invecchiamento della popolazione, con risorse sempre più limitate, il sistema pubblico non sarà più in grado di dare risposte sufficienti”. E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio Regionale Alberto Monaci, intervenendo a Siena assieme ad oltre 500 persone che hanno affollato l’aula Magna delle Scotte per partecipare all’iniziativa organizzata dall’associazione Confronti di Siena. “Possiamo migliorare – ha aggiunto Monaci – l’efficacia e l’efficienza, eliminando il dilagare della burocrazia clientelare e inconcludente che, per esempio, nelle Società della Salute, pur convinti dell’impianto organizzativo, è troppo alta per responsabilità dei singoli territori”.
Durante l’incontro sono state comparate la sanità americana e tedesca con quella italiana. Tra i partecipanti numerosissimi gli operatori sanitari che esercitano sia a Siena che in altre importanti realtà sanitarie della Toscana. Il sistema sanitario italiano è stato illustrato da Enrico Garaci, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, quello tedesco da Fabian Houchangnia, responsabile del settore sanitario della Wolksvagen, e quello americano da Peter Rosen, uno dei principali artefici della riforma sanitaria di Obama.
Grande interesse per il tema trattato che ha definito la sanità americana, basata sull’importante ruolo delle assicurazioni private, come un sistema ancora non universale nonostante le ultime politiche del Presidente Obama. La sanità tedesca si è rivelata, invece, simile a quella italiana, anche se permane una sostanziale differenza che vede la Germania costantemente impegnata a coinvolgere nel sistema sanitario le aziende presenti sul territorio, individuandole con un partner nella prevenzione, controllo e riabilitazione dei lavoratori colpiti da malattia; mentre anche la Toscana difetta troppo nella prevenzione.
Presente allincontro anche il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. “Non ci saranno – ha affermato Rossi – tasse per i toscani derivanti dalle necessità in sanità. Abbiamo risorse per garantire i servizi a quei livelli di qualità che ci sono stati riconosciuti, anche in base ad oggettivi elementi di valutazione. Su questo chiedo però che anche i medici facciano la loro parte. Le Commissioni di valutazione dei medici stessi non si esprimono mai negativamente, neppure in casi in cui lo stesso ordine professionale abbia deliberato in modo sanzionatorio”.
Alla tavola rotonda era presente anche l’onorevole Giuseppe Fioroni (Pd), il quale ha sottolineato lesigenza di razionalizzare: ”ci sono 50.000 centri di costo che spendono e spandono, che devono essere diminuiti e riportati sotto controllo”. “L’invadenza della politica - ha proseguito Fioroni - continua ad essere pesante: non si possono più indicare gli amici degli amici per i ruoli di primario. Per evitare maggiori costi nella cura serve più prevenzione. Il ruolo dell’Inail, in questo senso, deve sempre di più essere efficace. Altrimenti se l’Inail dovesse caratterizzarsi soltanto per le speculazioni immobiliari rappresenterebbe una vera e propria truffa per gli Italiani”.