Riconoscimento per uno studio di Reumatologia della dottoressa Fioravanti
SIENA. Ricerca senese sul rapporto tra acque minerali termali e cartilagine articolare vince prestigioso premio internazionale. E’ stato infatti assegnato alla dottoressa Antonella Fioravanti, dell’UOC di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, diretta dal professor Mauro Galeazzi, il premio “Marcial Campos” 2014 per la ricerca scientifica termale.
La premiazione si è svolta in Spagna e la commissione giudicatrice, composta dai rappresentanti delle tre Società Internazionali ISMH (International Society of Medical Hydrology), SITH (International Society of Hydrothermal Techniques) e la OMTh (World Hydrothermal Organization), ha voluto conferire il premio ad una ricerca originale volta ad indagare i possibili effetti e meccanismi d’azione delle acque minerali sulla cartilagine, il tessuto delle nostre articolazioni che rappresenta il bersaglio primario di malattie come l’artrosi. “Quello dei meccanismi d’azione del mezzo di cura termale – spiega Fioravanti – rappresenta infatti uno degli argomenti attualmente più discussi dalla comunità scientifica internazionale. A tale scopo è stato disegnato lo studio condotto nel laboratorio di colture condrocitarie, diretto insieme al professor Galeazzi, con l’obiettivo di indagare la risposta delle cellule cartilaginee allo stimolazione da parte dei minerali presenti in un’acqua termale”. Per tale indagine sono state utilizzate le più avanzate tecniche per la valutazione dell’attività metabolica condrocitaria con corrispettiva analisi morfologica condotta attraverso microscopia elettronica.
La premiazione si è svolta in Spagna e la commissione giudicatrice, composta dai rappresentanti delle tre Società Internazionali ISMH (International Society of Medical Hydrology), SITH (International Society of Hydrothermal Techniques) e la OMTh (World Hydrothermal Organization), ha voluto conferire il premio ad una ricerca originale volta ad indagare i possibili effetti e meccanismi d’azione delle acque minerali sulla cartilagine, il tessuto delle nostre articolazioni che rappresenta il bersaglio primario di malattie come l’artrosi. “Quello dei meccanismi d’azione del mezzo di cura termale – spiega Fioravanti – rappresenta infatti uno degli argomenti attualmente più discussi dalla comunità scientifica internazionale. A tale scopo è stato disegnato lo studio condotto nel laboratorio di colture condrocitarie, diretto insieme al professor Galeazzi, con l’obiettivo di indagare la risposta delle cellule cartilaginee allo stimolazione da parte dei minerali presenti in un’acqua termale”. Per tale indagine sono state utilizzate le più avanzate tecniche per la valutazione dell’attività metabolica condrocitaria con corrispettiva analisi morfologica condotta attraverso microscopia elettronica.