Il documento programmatico è firmato da Sergio Crispino responsabile del Dipartimento Oncologico dell'Azienda USL 7 di Siena
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SIENA. “Kairos” è il titolo del documento programmatico del Collegio sull’oncologia futura (2012-2022) presentato nel corso del XVI Congresso nazionale promosso dal Cipomo (Collegio italiano primari oncologi medici ospedalieri) a Cosenza.
Frutto dell’ideazione del dott. Sergio Crispino, past president Cipomo e responsabile del Dipartimento Oncologico dell’Azienda USL 7 di Siena, il documento apre l’oncologia italiana al futuro, che Crispino riassume indicando nelle tre priorità: “gli oncologi medici devono valorizzare dei modelli che siano tramite di cura tra ospedale e territorio. Devono poi essere sviluppati dei percorsi di patologia volti a promuovere l’oncologo medico come autentico driver. In ultimo c’è la necessità di incrementare lo sviluppo delle reti come reale arricchimento per uno sviluppo armonico della assistenza e della ricerca nazionale”.
Chi scopre un cancro comincia un viaggio difficile che lo porta dalla scoperta della malattia alla terapia, dalla guarigione al lento ritorno alla normalità, con tutti i problemi che comporta e la necessità di tenersi costantemente sotto controllo. Per questo, secondo i primari oncologi, il percorso di cura del futuro deve essere “all inclusive” e coordinato dal professionista di riferimento dall’inizio alla fine.
“Si vuole guardare al futuro con metodo”, spiega il dott. Sergio Crispino, “Vi è la necessità di un profondo cambiamento cercando di promuovere proprio per il nostro futuro il concetto di “metaintelligenza collettiva”.
Il modello ideale è il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta), con il quale “si ha modo di operare al meglio attraverso una logica di coordinamento e risparmio evitando i rischi di accanimento diagnostico-terapeutico e consumistico a scopo difensivo”, è stato sottolineato.
Una via che i primari oncologi vogliono promuovere in tutta Italia considerando il percorso un aiuto concreto rivolto ai pazienti in primis, ma anche alle istituzioni, in una logica di coordinamento e di migliore allocazione delle risorse.