Iniziativa nata grazie alla collaborazione dell'Aou Senese con Rotary Siena Monteaperti, Associazione Asso Style & Image aps-ASI e Associazione Serena

SIENA. Grande partecipazione, coinvolgimento, emozioni e sorrisi per la partenza del progetto “IO nonostante tutto”, dedicato alle pazienti oncologiche e promosso dall’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, ideato ed erogato dall’Associazione Asso Style & Image aps-ASI grazie al contributo di Rotary Siena Montaperti e al supporto organizzativo dell’Associazione Serena, associazione di volontariato che si occupa da anni di supporto alle pazienti oncologiche. Obiettivo del progetto è migliorare l’accoglienza e l’umanizzazione nei percorsi di cura delle pazienti oncologiche, supportandole nel prendersi cura della propria immagine attraverso l’organizzazione di eventi di gruppo in cui condividere spunti e strumenti per valorizzarsi attraverso l’utilizzo di colori, abbigliamento, accessori. Martedì 18 marzo si sono tenuti i primi due incontri: il primo introduttivo sulla consulenza d’immagine e il secondo dedicato all’armocromia, con prove pratiche di cosmesi e uso dei colori anche nell’abbigliamento per le pazienti. Il terzo incontro si terrà martedì 29 aprile ed è dedicato allo studio del viso, con consigli di valorizzazione del viso personalizzati.
«Ringrazio il Rotary Siena Montaperti, l’Associazione Asso Style & Image aps-ASI e Associazione Serena per la grande collaborazione nella realizzazione del progetto – ha commentato il professor Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese -. Vedere il sorriso sul viso delle nostre pazienti e rendere più accogliente il nostro percorso di cura è per noi fondamentale, soprattutto quando ci troviamo di fronte ad una malattia oncologica che, oltre a colpire la persona, coinvolge tutta la famiglia, gli affetti e la quotidianità. Il progetto rientra nel nostro percorso di umanizzazione delle cure e nelle attività di coinvolgimento di pazienti e volontariato nei percorsi di cura».
Presenti 10 esperte consulenti di immagine di ASI aps, ognuna specializzata in un settore specifico, insieme alla presidente Ilaria Marocco e alla presidente del Rotary Siena Montaperti Laura Gambera, alla vicepresidente Gaia Tancredi e al prefetto Christian Lamberti.
«Il nostro Club ha creduto in questo progetto per le donne, in particolare per le donne oncologiche – ha dichiarato la presidente Gambera – Il benessere psicofisico di queste pazienti ci sta a cuore e l’associazione ASI, a cui ci siamo appoggiati, ha proprio lo scopo di rivalutare la donna che ha subito trattamenti radio/chemioterapici. Abbiamo voluto contribuire nel nostro piccolo a dare speranza e a rivalutare anche l’aspetto estetico delle pazienti oncologiche. Ringrazio il direttore generale dell’Aou Senese, Antonio Barretta, le associazioni ASI e Serena per averci dato la possibilità di realizzare il progetto».
«Come associazione, attraverso il nostro progetto “IO Nonostante tutto” ci facciamo promotori di una consulenza che va oltre la mera superficie eleggendo l’abito e i colori a strumenti di benessere oltre che di valorizzazione – ha spiegato Ilaria Marocco, presidente ASI –. Affrontare un tumore è spesso un’esperienza solitaria e che spaventa in cui, oltre al peso emotivo che inevitabilmente si affronta, subentra quella paura di guardarsi e di non riconoscersi o piacersi più come prima. Si combatte quindi non solo contro il cancro ma improvvisamente anche con un altro nemico: lo specchio che ci ricorda tutti i giorni la malattia che stiamo vivendo. Crediamo che questo male vada affrontato con ogni forza, sia fisica che mentale e prendersi cura di sé, della propria immagine riscoprendosi “nonostante tutto” possa aiutare a migliorare la qualità della vita».
«Prendersi cura della propria immagine – ha concluso Dafne Rossi, presidente associazione Serena – è fondamentale per tornare piano piano alla propria vita. La diagnosi di cancro arriva in maniera inaspettata e improvvisa e non è mai facile ricominciare a guardarsi allo specchio perché ci si vede diverse e cambiate, soprattutto dopo cicli di cure molto pesanti. Iniziative come questa ci ricordano quanto sia importante tornare a socializzare, sorridere e ritrovare i colori e le sfumature che abbiamo intorno. Anche stare insieme e confrontarsi con le storie e le esperienze di altre donne, grazie allo storytelling, aiuta a stare meglio. La malattia è solo una parte della persona, poi c’è tutto un mondo fatto di affetti e relazioni che va valorizzato».
in allegato alcune foto dell’inizio del progetto