Incontro aperto al pubblico il 25 ottobre per sapere (anche) cosa sta facendo la ricerca a Siena
di Silvana Biasutti
SIENA. Voi che leggete, se avete quarant’anni siete nel momento perfetto della vostra vita per farvi una domanda: che cosa faccio per proteggere la mia vista – per potere, fino all’ultimo dei miei giorni, essere me stesso, in buona autonomia -?
Se invece avete l’età di chi vi sta scrivendo questo messaggio, sperando che non passi inosservato, avete un’alta probabilità di fare un po’ di fatica a leggermi e troppi dovranno accontentarsi di farsi leggere il testo da qualcuno più giovane e disponibile.
Non vi darò i numeri qui, ma vi propongo di trovare il tempo, il prossimo 25 ottobre alle 17 per andare ad ascoltare, al Four Points by Sheraton Siena quanto e come avere cura dei propri occhi e della vista. Andateci, è davvero importante per una buona qualità della vostra vita, per continuare a leggere, a scrivere, a vivere scegliendo come vivere, in piena autonomia. Per continuare a guidare un’auto o a controllare la correttezza di un conto. Se invece sapete già che cos’è la degenerazione maculare sapete bene perché vi scrivo in modo così pressante e diretto.
Questo è un invito rivolto a tutti, ma i senesi hanno motivi in più per andare a sentire e a vedere. Perché proprio a Siena si sta facendo questa ricerca che promette di fare passi avanti per fermare quella che è la prima causa di cecità nel mondo; senza voler regalare inutili illusioni, ma con buone speranze di vederci tutti meglio. E a Siena io penso che ogni risultato positivo – ogni segnale costruttivo – ha un significato speciale, orgogliosamente speciale.
Non sto scrivendo in modo formale: ho chiesto di conoscere, ho ascoltato, ho capito e ho sentito l’impulso di farlo. Scrivo anche perchè alla sostanza di questo importante lavoro in corso si aggiungono la preoccupazione per i malati, la dedizione, la determinazione che i tre uomini che ho avuto la fortuna di conoscere impiegano ogni giorno in questo lavoro, e insieme a loro altri che non compaiono in primo piano, ma il cui valore è tangibile per chi chiede una visita oculistica.
E per ultimo, ma non per importanza, voglio citare la convinzione con cui Massimo Vita, che presiede l’Unione Italiana Ciechi di Siena, mi ha parlato di questa ricerca, spendendo parole inusuali in suo supporto.
Riuscire a poŕtare al successo questo lavoro sarà importante per i nostri occhi e sarà anche un fattore strategico, per una città che deve guardare al futuro e ritrovare la parte migliore di sé stessa.
Il 25 ottobre insieme, per vederci meglio.