Queste due gravi patologie imporovvise sono state affrontare studiando un protocollo che prevede la collaborazione tra Aou Senese, 118 e Ausl7
SIENA. Infarto e ictus sono due patologie improvvise ed è quindi fondamentale un intervento tempestivo. A Siena e provincia è attiva sia la rete IMA, per l’infarto acuto del miocardio, che la rete stroke per l’ictus, con una grande collaborazione tra AOU Senese, 118 e Azienda USL7. Per fare il punto sui risultati raggiunti, gli sviluppi futuri e le novità in quest’ambito si terrà a Siena, il 9 e 10 maggio, presso l’aula 1 del centro didattico, il convegno dal titolo “Gestione delle urgenze cerebrovascolari e coronariche nella provincia di Siena”, organizzato dal professor Giuseppe Martini, direttore UOC Stroke Unit e dal dottor Carlo Pierli, direttore UOC Emodinamica dell’AOU Senese. “La patologia cardiovascolare – spiegano Martini e Pierli – rappresenta la prima causa di morte nel mondo occidentale, seguita in terza posizione dalle malattie cerebrovascolari. L’ictus è inoltre la prima causa di disabilità e la seconda di demenza. Oltre alla prevenzione primaria, che si basa sul controllo dei fattori di rischio e su adeguati stili di vita, è fondamentale la corretta gestione dell’episodio acuto e la prevenzione secondaria”. La precocità dell’intervento al primo manifestarsi dei sintomi, sia dell’infarto cardiaco che di quello cerebrale, è essenziale per limitare i danni dei rispettivi organi. “Per questo motivo – aggiungono Martini e Pierli – è nata una rete, Rete Ima e Percorso Stroke che, partendo dal paziente e dal medico di medicina generale e passando per il 118, permette l’allertamento immediato dell’ospedale di riferimento che, all’arrivo del paziente, è già pronto a garantire tutti i provvedimenti diagnostici e terapeutici necessari con l’intervento del cardiologo emodinamista, per quanto riguarda l’infarto, e dei medici della Stroke Unit, coadiuvati dai medici dell’UOC Neuroimmagini e Neurointerventistica per quanto riguarda l’Ictus”. Il convegno si pone l’obiettivo di coinvolgere tutti gli attori della Rete Stroke-IMA della provincia di Siena per dibattere quello che è stato fatto e quello che c’è da migliorare. “Vista l’occasione che vede riuniti cardiologi, internisti, neurologi, medici di medicina generale e medici dell’emergenza – aggiungono Martini e Pierli – saranno presentate anche le novità e le prospettive terapeutiche sia in ambito medico che interventistico, come l’utilizzo dei nuovi antiaggreganti e dei nuovi anticoagulanti nella terapia dell’infarto e nella prevenzione dell’ictus”. L’incontro si concluderà con un’ampia discussione sull’ictus criptogenetico che riveste particolare importanza nella popolazione di giovane età e di cui il forame ovale pervio è da sempre fonte di ampio dibattito in letteratura. “La collaborazione fra Emodinamica e Stroke Unit – concludono Martini e Pierli – ha permesso di curare a Siena un’ampia casistica di pazienti con pregresso stroke trattati con la chiusura endovascolare del forame ovale pervio e i risultati saranno presentati per il dibattito con tutti gli specialisti”.