Michele Maio, direttore del CIO: “Uniamo in una sola realtà ricerca e pratica clinica"
SIENA. È la prima struttura in Europa interamente dedicata alla cura dei tumori con l’immunoterapia. Si chiama CIO, Centro di Immuno-Oncologia, a regime occuperà una superficie complessiva di circa 1.250 metri quadri ed è stata presentata ufficialmente a Siena durante il meeting internazionale di immunoncologia del NIBIT, Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori. Si tratta di un ulteriore ampliamento e potenziamento del reparto di Immunoterapia Oncologica dell’AOU Senese, diretto dal dottor Michele Maio, grazie anche al sostegno della Regione Toscana. “C’è una forte interazione del CIO – spiega Stefania Saccardi, assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana – con la rete oncologica dell’Istituto Toscano Tumori (ITT), una realtà operativa consolidata in Toscana che coinvolge tutte le aziende sanitarie. Molti pazienti che accedono al CIO sono infatti segnalati dai centri che fanno parte della rete ITT, con una piena collaborazione tra tutti i professionisti”.
“L’obiettivo – aggiunge Maio – è unire i ricercatori pre-clinici e clinici in un’unica realtà operativa, per dare vita a nuove strategie nella lotta contro il cancro. Nel 2017 si prevede che al CIO afferiranno circa 3.000 nuovi pazienti e il 75% di quelli in terapia verrà inserito in studi clinici. Al momento – prosegue Maio – sono attive presso il CIO circa 40 sperimentazioni di immunoterapia in tumori di tipo diverso, dagli studi di Fase I alle Fasi III”. Il CIO, che ha sede presso il policlinico Santa Maria alle Scotte, ha quattro anime fondamentali: un reparto clinico di Immunoterapia Oncologica, un laboratorio traslazionale ottimizzato per svolgere tutte le attività indispensabili a supporto dei programmi di sperimentazione clinica, laboratori destinati alla ricerca di base (pre-clinica) e una sezione dedicata alle sperimentazioni di fase I/II.
“Queste quattro realtà devono essere in costante comunicazione fra loro – commenta Maio – Il CIO nasce dalla volontà di rendere sempre più competitivo, a livello internazionale, il programma di immunoterapia del cancro voluto e sostenuto dalla Regione Toscana a Siena già a partire dal 2004, quando fu istituito il reparto, diventato negli anni fortemente attrattivo, con circa il 70% dei nostri pazienti proveniente da altre regioni del nostro Paese e dall’estero”. Il CIO svolge inoltre un’intensa attività di ricerca sull’epigenetica, con un progetto che nasce dai laboratori di ricerca del CIO e finanziato in parte dalla Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e dalla Fondazione NIBIT. “Grazie all’epigenetica – aggiunge Maio – possiamo cambiare le caratteristiche della neoplasia, che diventa più riconoscibile da parte del sistema immunitario”.
Il CIO collabora attivamente con le principali Istituzioni e network scientifici internazionali. Ad esempio è strutturata la partnership con il Parker Institute for Cancer Immunotherapy di San Francisco (USA): il CIO è l’unico centro europeo coinvolto attivamente nel progetto TESLA mirato a sviluppare vaccini personalizzati per la cura del cancro. “Molte sono anche le connessioni scientifiche e operative del CIO a livello nazionale – conclude Maio – nell’ambito di progetti collaborativi con importanti Istituzioni e centri di ricerca pubblici e privati. Una forte interazione operativa esiste anche a livello nazionale ed internazionale con aziende farmaceutiche che, sempre più numerose, sostengono programmi di ricerca clinica in questo campo”.