Il convegno per addetti ai lavori ha interessato anche i cittadini
CHIUSI. Lo scorso sabato 25 Maggio l’A.D.A., Associazione per i Diritti degli Anziani, ha organizzato presso l’Auditorium degli Ospedali Riuniti Valdichiana a Nottola, il convegno gratuito di un’intera giornata “Il Parkinson: un dialogo a più voci tra esperti”, sviluppato in accordo con l’USL7.
L’evento ha visto la presenza di circa ottanta persone e ha permesso di informare sia i cittadini che coloro che lavorano nel settore sulla malattia di Parkinson da un punto di vista di vista clinico, psicologico, fisioterapico ed infermieristico. Infatti, nella mattinata, Sabina Bartalini, Monica Ulivelli e Simone Rossi, medici della Sezione di Neurologia e Neurofisiologia Clinica del Dipartimento di Neuroscienze dell’AOU di Siena, hanno spiegato con chiarezza e semplicità quali sono i primi sintomi di Parkinson e le caratteristiche della diagnosi differenziale tra Parkinson e parkinsonismi. Parte centrale è stata attribuita anche alla spiegazione sulle terapie farmacologiche utilizzate sia in fase iniziale che in fase avanzata e sulle tecniche più complesse (infusione di levodopa intradigiunale e stimolazione mediante intervento di neurochirurgia per il posizionamento di DBS). In un clima di grande dialogo e confronto il convegno è poi proseguito con l’intervento di Emiliano Ceccherini (Fisioterapista U.O. Riabilitazione Funzionale – Presidio Ospedaliero USL7, Ospedali Riuniti ValdiChiana), che ha parlato sia degli interventi fisioterapici effettuati in seguito a diagnosi di Parkinson che di alcuni programmi innovativi ancora in fase sperimentale utilizzati soprattutto per ridurre il Freezing nel cammino. A seguire Barbara Bertocci (Psicologa, Psicoterapeuta, Specialista in Psicologia della Salute) ha parlato dell’importanza degli aspetti psico-sociali presenti in questa patologia ed ha esposto il programma psicoeducativo che già è in corso presso l’Associazione A.D.A. Inoltre i due Coordinatori di Sezione Area Territoriale Dipartimento Infermieristico e Ostetrico dell’USL7 (Marco Francini e Mariella Taccioli) hanno affrontato altre due tematiche molto importanti: la gestione delle cadute e le cure palliative.
La presidente Nellina Quitti ha sottolineato la sua gioia nel notare che, ad un convegno preparato per formare il personale sanitario, ci fosse stata un’elevata partecipazione della popolazione e di coloro che già da tempo soffrono di questa patologia, che, prive di ogni paura di discriminazione, si son sentiti di poter manifestare le proprie esperienze ed i propri dubbi. Si ha quindi la sensazione che l’evento abbia agevolato la complessa fusione tra le tre dimensioni cardini del paradigma classico della formazione in medicina: Sapere, Saper Fare e Saper Essere. La presidente ricorda poi che l’evento è riuscito anche grazie ad un lavoro di rete tra professionisti della salute, enti comunali e privati.
Importante è stato inoltre l’intervento di Flora Carlini (presidente Associazione Parkinson Arezzo), che ha portato l’esperienza di un’associazione che si occupa nello specifico della malattia di Parkinson, tipologia di Associazione che manca nel territorio della Valdichiana. Un ringraziamento particolare è da rivolgere all’Università di Bologna che ha permesso di svolgere anche a Chiusi il progetto psicoeducativo Edu Park, che presenta un programma complementare al trattamento medico che già è stato svolto in sette nazioni Europee (Italia, Spagna, Fillandia, Estonia, Olanda, Inghielterra e Germania). Si ricorda che il congresso è stato organizzato all’interno del progetto “Coraggio Ricominciamo, un percorso psicoeducativo per dar voce a persone con Morbo di Parkinson ed Ictus e le loro famiglie” finanziato dal Cesvot tramite il Bando Innovazione e sviluppato con l’apporto di vari partners e sostenitori (Partner: Comune di Chiusi, Centro regionale di Riferimento “Auxilium Vitae”, Società della Salute della Valdichiana Senese, Arci Solidarietà Siena, Associazione Volto Amico Arcisolidarietà Montallese; sostenitori: Associazione Culturale Senese la Betulla, Comune Montepulciano).
L’evento ha visto la presenza di circa ottanta persone e ha permesso di informare sia i cittadini che coloro che lavorano nel settore sulla malattia di Parkinson da un punto di vista di vista clinico, psicologico, fisioterapico ed infermieristico. Infatti, nella mattinata, Sabina Bartalini, Monica Ulivelli e Simone Rossi, medici della Sezione di Neurologia e Neurofisiologia Clinica del Dipartimento di Neuroscienze dell’AOU di Siena, hanno spiegato con chiarezza e semplicità quali sono i primi sintomi di Parkinson e le caratteristiche della diagnosi differenziale tra Parkinson e parkinsonismi. Parte centrale è stata attribuita anche alla spiegazione sulle terapie farmacologiche utilizzate sia in fase iniziale che in fase avanzata e sulle tecniche più complesse (infusione di levodopa intradigiunale e stimolazione mediante intervento di neurochirurgia per il posizionamento di DBS). In un clima di grande dialogo e confronto il convegno è poi proseguito con l’intervento di Emiliano Ceccherini (Fisioterapista U.O. Riabilitazione Funzionale – Presidio Ospedaliero USL7, Ospedali Riuniti ValdiChiana), che ha parlato sia degli interventi fisioterapici effettuati in seguito a diagnosi di Parkinson che di alcuni programmi innovativi ancora in fase sperimentale utilizzati soprattutto per ridurre il Freezing nel cammino. A seguire Barbara Bertocci (Psicologa, Psicoterapeuta, Specialista in Psicologia della Salute) ha parlato dell’importanza degli aspetti psico-sociali presenti in questa patologia ed ha esposto il programma psicoeducativo che già è in corso presso l’Associazione A.D.A. Inoltre i due Coordinatori di Sezione Area Territoriale Dipartimento Infermieristico e Ostetrico dell’USL7 (Marco Francini e Mariella Taccioli) hanno affrontato altre due tematiche molto importanti: la gestione delle cadute e le cure palliative.
La presidente Nellina Quitti ha sottolineato la sua gioia nel notare che, ad un convegno preparato per formare il personale sanitario, ci fosse stata un’elevata partecipazione della popolazione e di coloro che già da tempo soffrono di questa patologia, che, prive di ogni paura di discriminazione, si son sentiti di poter manifestare le proprie esperienze ed i propri dubbi. Si ha quindi la sensazione che l’evento abbia agevolato la complessa fusione tra le tre dimensioni cardini del paradigma classico della formazione in medicina: Sapere, Saper Fare e Saper Essere. La presidente ricorda poi che l’evento è riuscito anche grazie ad un lavoro di rete tra professionisti della salute, enti comunali e privati.
Importante è stato inoltre l’intervento di Flora Carlini (presidente Associazione Parkinson Arezzo), che ha portato l’esperienza di un’associazione che si occupa nello specifico della malattia di Parkinson, tipologia di Associazione che manca nel territorio della Valdichiana. Un ringraziamento particolare è da rivolgere all’Università di Bologna che ha permesso di svolgere anche a Chiusi il progetto psicoeducativo Edu Park, che presenta un programma complementare al trattamento medico che già è stato svolto in sette nazioni Europee (Italia, Spagna, Fillandia, Estonia, Olanda, Inghielterra e Germania). Si ricorda che il congresso è stato organizzato all’interno del progetto “Coraggio Ricominciamo, un percorso psicoeducativo per dar voce a persone con Morbo di Parkinson ed Ictus e le loro famiglie” finanziato dal Cesvot tramite il Bando Innovazione e sviluppato con l’apporto di vari partners e sostenitori (Partner: Comune di Chiusi, Centro regionale di Riferimento “Auxilium Vitae”, Società della Salute della Valdichiana Senese, Arci Solidarietà Siena, Associazione Volto Amico Arcisolidarietà Montallese; sostenitori: Associazione Culturale Senese la Betulla, Comune Montepulciano).