SIENA. Una malattia terribile, una malattie che continua a mietere vittime: la meningite. Oggi a Siena, capitale globale nella ricerca e produzione di vaccini, la GSK Vaccines ha organizzato un tavolo di confronto a 360°dedicato a questa patologia.
Ha aperto i lavori il presidente di GSK Italia Daniele Finocchiaro, il quale ha ribadito il ruolo centrale del centro di ricerca e produzione di Siena e Rosia in ambito vaccinologico. Un polo di eccellenza assoluto che per l’Italia e per il mondo; ha così affermato il presidente Finocchiaro:“Noi lavoriamo nei vaccini perchè crediamo nella scienza e nella possibilità di fornire un contributo sostanziale al miglioramento della salute pubblica. Per questo abbiamo continuato ad investire nel settore quando molti si allontanavano. Stiamo investendo in questa perla italiana, ora centro mondiale di eccellenza GSK. Ogni 8 minuti una persona nel mondo muore di meningite ed ogni anno con la vaccinazione in generale potremo evitare fino a 3 milioni di morti e 750mila casi di disabilità”.
Rino Rappuoli, chief scientist GSK Vaccines e padre dell’intera ricerca e scoperta che ha visto Siena arrivare a trovare il vaccino per i principali ceppi di meningite, ha sottolineato la passione, la dedizione assoluta, la visione sempre verso il futuro, tutti elementi che da sempre hanno reso Siena un centro importantissimo della ricerca scientifica globale. Rappuoli ha ripercorso le tappe di come il suo gruppo è arrivato a scoprire come lottare contro la meningite, in particolare contro la temutissima e difficile meningite di tipo B.
“E’ una lotta dove ognuno deve dare il proprio contributo e sapere che da qui possiamo aiutare molte persone in tutto il mondo a proteggersi dalle principali malattie infettive. E’ una grande fonte di motivazione per me e per tutti i colleghi della ricerca e della produzione. La messa a punto del vaccino per il meningococco B, oggi registrato in oltre 35 paesi, ha rappresentato per noi un traguardo molto importante che permettere non solo di salvare molte vite umane ma anche di cambiare le prospettive della lotta contro la meningite nel mondo. Già raccomandato in nove regioni italiane e utilizzato in America e in Canada per fa r fronte a focolai di meningite che si sono verificate in quelle zone, il vaccino GSK contro il meningococco B dal settembre del 2015 è stato introdotto nel piano di prevenzione nazionale in Inghilterra destinandolo a tutti i nuovi nati. Proprio i dati preliminari relativi a questo programma di immunizzazione dimostrano che il nostro vaccino contro il meningococco B ha avuto tra i bambini vaccinati una effectiveness dell’83% contro qualsiasi ceppo di meningite B e pari al 94% contro ceppi prevenibili con la vaccinazione”.
Chiarra Azzari, responsabile del Centro di Immunologia Pediatrica dell’Ospedale Meyer di Firenze, ha condiviso con il pubblico la sua esperienza umana e professionale legata alla lotta contro questa difficilissima malattia che colpisce specialmente i più piccoli: “La sottostima dei casi di malattia causata dal meningococco è purtroppo un fenomeno noto e dovuto a diversi fattori; in questo senso l’applicazione standardizzata di una più adeguata metodica di diagnosi ci dice che le infezioni sono molto di più di quelle che si pensa. Utilizzando test diagnostici come la PCR-RT si può ridurre uno dei rischi di sottostima di malattia meningococcica invasiva, nel nostro Pese si stima di circa 3 volte, inoltre il testi fornisce un responso diagnostico molto rapido”.
Ha chiuso il convegno l’intervento Pier Luigi Lopalco, ordinario di igiene e medicina preventiva all’Università di Pisa; un intervento focalizzato su come la vaccinazione rappresenti un elemento sociale imprescindibile: ”Il batterio è presente nella gola nel 10 % circa delle persone senza dare alcun segno: con il vaccino quindi non solo proteggiamo il singolo ma riduciamo il numero di quei “fantasmini” presenti tra noi che senza saperlo trasmettono la malattia che può avere un’evoluzione drammatica in poche ore. Con la vaccinazione per la meningite otteniamo anche quell’immunità di gregge che rappresenta un fattore chiave in termini di sanità pubblica”.
L’incontro ancora una volta ha ribadito l’importanza di una corretta informazione, un’attenta prevenzione verso la meningite; questi sono gli strumenti unici ed imprescindibili per proteggere se stessi ed i propri figli da un destino crudele. L’orgoglio per la città del Palio di aver visto, grazie al lavoro e alla passione di tanti uomini e donne all’interno dei centri di Siena e Rosia, la creazione degli strumenti vaccinologici per combattere questa malattia.