Celebrata la Giornata Internazionale dell’Infermiere
SIENA. Successo per il fine settimana ricco di appuntamenti pubblici durante il quale gli infermieri senesi hanno incontrato i cittadini per raccontare la loro professione alla luce dei profondi cambiamenti che ha attraversato negli ultimi anni.
Così nella città del Palio si è celebrata la Giornata Internazionale dell’Infermiere, un appuntamento che ogni anno unisce idealmente 13 milioni di infermieri che operano in tutto il mondo.
Una data scelta a livello mondiale per ricordare Florence Nightingale (nata appunto il 12 maggio 1820) fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne, ancora oggi punto di riferimento per chi svolge questa professione.
Gli infermieri senesi hanno indossato una maglietta rossa e sono usciti dai loro reparti per offrire ai cittadini informazioni su vari temi legati alla salute quali le malattie sessualmente trasmissibili, le cure palliative e hospice, la donazione di organi e tessuti, la banca del latte e molto ancora. Un modo per raccontare come la loro professionalità abbracci saperi e competenze differenti, frutto di un percorso formativo importante che costantemente viene sottoposto ad aggiornamenti e approfondimenti.
“Come ogni anno, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere – commenta il presidente di OPI Siena, Michele Aurigi -, vogliamo richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sui valori etici di cui siamo portatori, ma anche raccontare chi è l’infermiere del secondo millennio, come è cambiato negli ultimi decenni e quali sono le potenzialità della professione che, già riconosciute a livello accademico e normativo, migliorerebbero i servizi ai cittadini, ma che non sempre le organizzazioni sanitarie in Italia riescono a cogliere e lasciar esprimere al meglio”.
“Voglio augurare a tutti gli infermieri di trovare sempre ispirazione nella figura di Florence Nightingale, -conclude Aurigi – donna forte che riuscì a rompere gli schemi del proprio tempo con il solo scopo di garantire un’assistenza di qualità. Che questo esempio ci sia di stimolo per costruire l’infermieristica del futuro”