SIENA. Il Glaucoma è la seconda causa di cecità nel mondo, e se non curata porta inevitabilmente alla perdita della vista. Il glaucoma rappresenta la seconda causa di cecità nel mondo e colpisce circa 67 milioni di persone. In Italia, si stima che circa 816.000 pazienti ne siano affetti, ai quali se ne aggiungono altri 612.000 a rischio per
ipertensione oculare.
"Il termine glaucoma- spiega Paolo Frezzotti- coordinatore scientifico del corso e responsabile del servizio glaucoma dell'Unità Operativa Complessa di Oftalmologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese diretta da Motolese,- raggruppa un gruppo eterogeneo di malattie progressive, in cui la pressione intraoculare, spesso troppo alta, danneggia il nervo ottico e riduce il campo visivo. L'obiettivo del corso che abbiamo organizzato è quello di aggiornare gli oftalmologi italiani e gli ortottisti sugli aspetti del trattamento e della diagnosi del glaucoma, affinchè si possa offrire al paziente una risposta immediata ed incisiva. Battere sul tempo, il ladro silenzioso della vista, come gli oftalmologici chiamano il glaucoma, diviene quindi una priorità".
"Considerando che l'impatto preventivo è fondamentale .- continua Frezzotti – e che la
gestione dei pazienti viene effettuata sia dagli oftalmologi che dagli ortottisti, abbiamo ritenuto opportuno realizzare un evento che non avesse solo una funzione illustrativa, che le figure interessate al managing della patologia potessero partecipare attivamente all'evento e aumentare così la possibilità di interazione e condivisione dell'impianto procedurale proposto. Ecco quindi un evento interattivo con la presentazione di casi clinici e percorsi diagnostici terapeutici. Le nuovi indagini La diagnosi precoce è fondamentale per affrontare il glaucoma in modo corretto: oggi esistono nuovi esami in grado di scoprire in tempo la malattia e quindi individuare la cura più adatta.
"Ci sono tecniche diagnostiche innovative, come la FTD Matrix (frequency doubling technology perimetry), il GDX oftalmoscopio laser confocale che misura lo spessore delle fibre nervose retiniche, L'HRT (Heidelberg Retinal Tomography), l' OCT (tomografia a coerenza ottica) che fornisce immagini bidimensionali della sezione retinica, con una tecnica non a contatto. Dai farmaci al bisturi Per affrontare la malattia è necessario procedere per gradi. I colliri sono la prima risorsa che il medico oftalmologo ha a disposizione. Abbassano la pressione intraoculare. Eliminando così il principale fattore di rischio per il peggioramento del campo visivo. La chirurgia viene scelta quando la cura farmacologica o i trattamenti laser non sono in grado di ridurre sufficientemente la pressione oculare".
Il Servizio coordinato da Paolo Frezzotti è in prima linea nella cura di questa malattia grazie alle più di 2000 visite l'anno presso l'ambulatorio a ciò dedicato, ai 1000 esami
in grado di fornire una diagnosi precoce quali l'Heidelberg Retina Tomograph e l'OCT, ad una attività chirurgica estremamente sofisticata e un'attività di ricerca rivolta a comprendere l'eziopatogenesi della malattia sia dal punto di vista genetico che clinico.
ipertensione oculare.
"Il termine glaucoma- spiega Paolo Frezzotti- coordinatore scientifico del corso e responsabile del servizio glaucoma dell'Unità Operativa Complessa di Oftalmologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese diretta da Motolese,- raggruppa un gruppo eterogeneo di malattie progressive, in cui la pressione intraoculare, spesso troppo alta, danneggia il nervo ottico e riduce il campo visivo. L'obiettivo del corso che abbiamo organizzato è quello di aggiornare gli oftalmologi italiani e gli ortottisti sugli aspetti del trattamento e della diagnosi del glaucoma, affinchè si possa offrire al paziente una risposta immediata ed incisiva. Battere sul tempo, il ladro silenzioso della vista, come gli oftalmologici chiamano il glaucoma, diviene quindi una priorità".
"Considerando che l'impatto preventivo è fondamentale .- continua Frezzotti – e che la
gestione dei pazienti viene effettuata sia dagli oftalmologi che dagli ortottisti, abbiamo ritenuto opportuno realizzare un evento che non avesse solo una funzione illustrativa, che le figure interessate al managing della patologia potessero partecipare attivamente all'evento e aumentare così la possibilità di interazione e condivisione dell'impianto procedurale proposto. Ecco quindi un evento interattivo con la presentazione di casi clinici e percorsi diagnostici terapeutici. Le nuovi indagini La diagnosi precoce è fondamentale per affrontare il glaucoma in modo corretto: oggi esistono nuovi esami in grado di scoprire in tempo la malattia e quindi individuare la cura più adatta.
"Ci sono tecniche diagnostiche innovative, come la FTD Matrix (frequency doubling technology perimetry), il GDX oftalmoscopio laser confocale che misura lo spessore delle fibre nervose retiniche, L'HRT (Heidelberg Retinal Tomography), l' OCT (tomografia a coerenza ottica) che fornisce immagini bidimensionali della sezione retinica, con una tecnica non a contatto. Dai farmaci al bisturi Per affrontare la malattia è necessario procedere per gradi. I colliri sono la prima risorsa che il medico oftalmologo ha a disposizione. Abbassano la pressione intraoculare. Eliminando così il principale fattore di rischio per il peggioramento del campo visivo. La chirurgia viene scelta quando la cura farmacologica o i trattamenti laser non sono in grado di ridurre sufficientemente la pressione oculare".
Il Servizio coordinato da Paolo Frezzotti è in prima linea nella cura di questa malattia grazie alle più di 2000 visite l'anno presso l'ambulatorio a ciò dedicato, ai 1000 esami
in grado di fornire una diagnosi precoce quali l'Heidelberg Retina Tomograph e l'OCT, ad una attività chirurgica estremamente sofisticata e un'attività di ricerca rivolta a comprendere l'eziopatogenesi della malattia sia dal punto di vista genetico che clinico.