L'Azienda sanitaria aderisce sotto il titolo "Sii attivə e vivi felice"
SIENA. Anche quest’anno l’Azienda USL Toscana Sud Est aderisce alla Giornata mondiale dell’attività fisica del 6 aprile. Il tema chiave dell’edizione 2024 è la felicità: “Sii attivə e vivi felice”.
Per quanto riguarda i bambini, i risultati del Sistema di Sorveglianza Okkio alla Salute 2019 però ci dicono altro, i bambini e le bambine della nostra Regione fanno poca attività fisica: 1 su 10 dedica almeno 1 ora e non più di 1 giorno a settimana allo svolgimento di giochi di movimento mentre quasi 2 bambini/e su 10 risultano fisicamente inattivi. Le attività sedentarie sono molto diffuse tra di essi: 4 su 10 trascorrono più di 2 ore al giorno davanti alla TV e tablet/cellulare.
Alimentazione e Movimento è una delle 6 aree tematiche presenti nel documento regionale di pratiche raccomandate e sostenibili della Rete delle Scuole che Promuovono Salute ripreso dal PRP 2020-2025 come temi da trattare con le metodologie life skills e peer education; macro-area che è parte integrante della Proposta aziendale di Educazione e Promozione della Salute offerta alle scuole di ogni ordine e grado dall’AD Promozione ed Etica della Salute, diretta dalla dottoressa Vittoria Doretti.
Tra le progettualità dell’area tematica Alimentazione e Movimento che configurano pratiche raccomandate a livello regionale troviamo lo “Stretching…che favola!” e “Stretching in classe” che sono destinati rispettivamente alle insegnanti della scuola dell’infanzia e della primaria che poi a cascata formano le bambine e bambini del nostro territorio aziendale.
Entrando nello specifico “Stretching…che favola!” attraverso il gioco di imitazione dei personaggi di una favola, inventata e strutturata sulla base dei principi dello stretching, viene offerta alle bambini e ai bambini l’opportunità di scoprire il piacere del gioco di movimento nei momenti di vita scolastica e a casa.
Per il progetto “Stretching in classe” vengono proposti degli esercizi estremamente semplici e praticabili da ogni bambino e bambina con l’aspettativa che quella pratica possa essere ripetuta a casa, magari coinvolgendo genitori e nonni.
“Questi percorsi, – spiega il responsabile Educazione alla salute del Dipartimento delle Professioni Tecnico sanitarie, della Riabilitazione e della Prevenzione Aniello Buccino -,condivisi con gli Uffici Scolastici dei tre ambiti provinciali, sono volti a realizzare veri e propri momenti di attivazione e divertimento con i propri alunni e alunne, da promuovere nel corso della giornata scolastica, in classe o in altri spazi idonei, per favorire il movimento e l’aumento del tempo attivo, il recupero dell’attenzione e la cura della postura. Una sana abitudine per interrompere la sedentarietà, a scuola ma anche nel tempo libero, produrre efficienza di apprendimento e favorire le relazione efficaci, ma anche la consapevolezza di sé, l’ascolto corporeo e la gestione dello stress”.
“Gli incontri nelle scuole, tenuti dagli e dalle assistenti sanitarie referenti Educazione alla Salute e dalle fisioterapiste afferenti alla UOP RF SMIA del Dipartimento delle Professioni Tecnico sanitarie, della Riabilitazione e della Prevenzione, – conclude Buccino -, hanno permesso di formare su tutto il territorio aziendale 323 insegnanti della scuola dell’infanzia e della primaria raggiungendo così 4101 tra bambine e bambini”.
Particolare attenzione, oltre all’attività fisica per più piccoli, bisogna porla affinché i più grandi facciano movimento. “Per questo, – illustra Antonio Albino, referente Asl sulla materia -, c’è l’Afa, Attività Fisica Adattata, che prevede programmi di esercizio, svolti in gruppo e rivolti alle persone, adulte e anziane, con problemi cronici di salute; sono finalizzati all’acquisizione di stili di vita attivi nonché a prevenire o mitigare disabilità fisiche già esistenti. I corsi AFA prevedono ad oggi 4 programmi specifici, articolati sulla base delle competenze funzionali dei soggetti: corsi per persone con autonomia funzionale conservata, per persone a ridotta competenza funzionale, per persone a rischio cadute e per persone con fibromialgia”.
“Tutte le persone che intendono partecipare ai corsi AFA, – chiude Albino -, vengono preventivamente visitati dai fisioterapisti aziendali attraverso una specifica valutazione funzionale per garantire la corretta assegnazione al programma più idoneo; le valutazioni sono gratuite per gli utenti. I corsi vengono erogati da strutture esterne (palestre, associazioni, enti di promozione sportiva, ecc.), tutte autorizzate dall’Asl che ne monitora qualità e sicurezza attraverso i Coordinamenti Operativi zonali, la cui responsabilità è affidata alle strutture organizzative del Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie, della Riabilitazione e della Prevenzione, nei ruoli dei Direttori di Unità Operativa di Riabilitazione Funzionale”.