Nel 2021, nelle strutture dell’Asl Toscana sud est sono nati 241 prematuri (circa il 6% del totale), cioè bambini che vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale
MONTEPULCIANO. Come ogni anno, il 17 novembre tutto il mondo s’illuminerà di viola, il colore della battaglia per la vita che portano avanti tutti i bimbi nati prematuri. In quella data, infatti, si svolgerà la Giornata mondiale della prematurità. Per questo 2022 il tema dell’appuntamento sarà “l’abbraccio dei genitori”.
Nel 2021, nelle strutture dell’Asl Toscana sud est sono nati 241 prematuri (circa il 6% del totale), cioè bambini che vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale. Per i casi più difficili, la collaborazione tra l’Asl e l’Aous permette il ricovero nella terapia intensiva neonatale delle Scotte, centro di riferimento dell’Area vasta sudest. Fragili e bisognosi di cure, i prematuri sono dei piccoli eroi con grande voglia di vivere. Per sostenerli e celebrarli, la società italiana di neonatologia e le associazioni vicine ai reparti di neonatologia hanno inviato la richiesta congiunta ai Comuni italiani affinché illuminino monumenti e piazze di viola.
Tutte le iniziative messe in campo hanno l’obiettivo di portare a conoscenza, sensibilizzare e informare sulla prevenzione del parto pretermine, sulla nascita prematura e sul percorso di crescita dei bambini che alla nascita sono ricoverati in un reparto di cure intensive. Sul territorio dell’Asl Toscana sud est saranno tanti gli eventi per questo importante appuntamento.
In provincia di Siena, sabato 19 si terrà nella sala congressi di Banca Tema a Montepulciano una giornata di rilievo dedicata al confronto tra i professionisti del settore, promossa dall’Asl Toscana sud est in collaborazione con i referenti della Terapia intensiva neonatale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.
“I neonati gravi prematuri sono in lieve riduzione, perlomeno nella nostra azienda, – dice la responsabile della Rete neonatale dell’Asl Toscana sud est Letizia Magi. – Sono invece in sensibile aumento i neonati “late preterm” ovvero nati con età gestazionale tra 34+0 e 36+6 settimane che spesso hanno necessità di assistenza intensiva nei primi giorni di vita. Ci sono però altre categorie di pazienti che meritano la nostra attenzione, ovvero quella dei neonati ex pretermine che portano con sé conseguenze della prematurità e quella dei neonati e lattanti con patologia cronica che richiedono una presa in carico multidisciplinare. È necessaria una seria riflessione per creare percorsi e servizi per questi bambini e per le loro famiglie perché non debbano mai sentirsi soli nell’affrontare il ritorno a casa”.
“L’abbraccio di un genitore: una terapia potente – questo il tema di quest’anno! – dichiara Flavio Civitelli, direttore del dipartimento Materno infantile della Asl. – Sostenere il contatto pelle a pelle fin dal momento della nascita è la sfida delle patologia neonatale della’Asl Toscana sud est. Dal contatto pelle-a-pelle, al rooming-in, i neonati prematuri hanno bisogno di stare con mamma e papà, per gli innumerevoli benefici che comporta questa vicinanza, un fattore di salute neonatale sempre più affermato”.