Dal 1973 il capoluogo ligure punto di riferimento mondiale con l’équipe Campisi
GENOVA. Ci sono patologie diffusissime di cui poco o niente, però, si parla. Tra queste, un posto di tutto rispetto spetta al linfedema, di cui oggi 6 Marzo si celebra la Giornata Mondiale. Genova è la città più famosa al mondo nella cura a tale malattia, considerata punto di riferimento nazionale e internazionale per tutto ciò che la riguarda.
“Nel mondo ne soffrono 300 milioni di persone. Solo in Italia 40.000 i nuovi casi ogni anno – che riguardano, per lo più, pazienti di sesso femminile – numeri sovrapponibili a quelli del carcinoma mammario. Senza contare i malati cronici, che alcune stime riferiscono essere più di 2 milioni nel nostro Paese”. A rivelarlo è uno tra i massimi esperti al mondo in materia, il Dottor Corrado Cesare Campisi, Chirurgo Plastico di fama internazionale, Responsabile della Chirurgia e Microchirurgia Linfatica presso ICLAS (Istituto Clinico Ligure di Alta Specialità, Rapallo, Genova), Salus Hospital (Reggio Emilia) e Maria Pia Hospital (Torino), Strutture sanitarie del Gruppo Villa Maria (GVM Care & Research), partner del Servizio Sanitario Nazionale.
“Fondamentale, nella cura del linfedema, il tempismo diagnostico e, soprattutto, le avanguardistiche soluzioni offerte dalla moderna ed efficace microchirurgia: Genova, infatti, è la capitale mondiale nello studio e trattamento di tale patologia, grazie agli oltre 45 anni di esperienza del Team multidisciplinare guidato dal Professor Corradino Campisi (professore ordinario di Chirurgia Generale presso l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova), che dal lontano 1973 costituisce il punto riferimento nazionale in materia di linfedema, riconosciuto e stimato anche a livello internazionale: www.chirurgiadeilinfatici.it è il sito di riferimento in Italia per chi desidera avere informazioni corrette e aggiornate sulla cura alla patologia”.
Per poi concludere: “Negli stadi più acuti e avanzati il linfedema – prosegue lo specialista – coincide con l’ingrossamento sproporzionato dell’arto colpito. Un gonfiore alla caviglia, al piede o alla mano che compare all’improvviso, e magari all’inizio regredisce grazie al riposo notturno. Spesso, con il trascorrere del tempo, la parte edematosa si indurisce, aumentando progressivamente di volume e provocando una significativa limitazione funzionale. In particolare, la malattia risulta ingravescente, invalidante e potenzialmente irreversibile, se non correttamente inquadrata e trattata per tempo già nei suoi stadi più precoci”.