Terza Giornata del coinvolgimento di pazienti e volontariato nei Percorsi di cura - Agorà AouS
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di Letizia Pini
SIENA. L’Azienda Universitaria Ospedaliera Senese ha celebrato ieri (11 febbraio) la Terza Giornata del coinvolgimento di pazienti e volontariato nei percorsi di cura nell’ aula Magna del centro didattico del Policlinico Le Scotte di Siena.
Una giornata intensa che ha visto partecipi e protagonisti dalle autorità ai professionisti, ai pazienti e cittadini, il mondo del Volontariato a vario titolo e grado, ognuno per la propria parte, ognuno con il suo pathos. Una carrellata di testimonianze che ha messo ‘in piazza’ il fare, la complicità, la condivisione, la crescita ma prima di tutto la persona: il paziente, il professionista, gli infermieri, gli OS, i volontari, i familiari, le istituzioni. Tutto sotto forma di progetti, azioni concrete votate ad un coinvolgimento a favore di quell’umanizzazione della cura che ormai da anni è divenuto il cavallo di battaglia dell’Azienda AOU.
Un Aula Magna sempre in movimento, nella quale durante tutta la giornata si è avvicendato un pubblico eterogeneo a celebrare un momento di dedica e ritorno, un apprezzamento per quella dedizione al proprio lavoro non sempre apprezzato. Siamo infatti più propensi a far notare cosa non vada rispetto a cosa invece funzioni e i tanti progetti illustrati durante la mattinata e la restituzione del libro “Una marcia in più. Noi oltre il Covid” presentato al pomeriggio, lo hanno testimoniato. Un silenzioso e incessante fare, attraverso tante difficoltà, timori a volte incertezze, ma un filo di speranza che riesce a tenere insieme tutto dove alla fine non è più tanto la persona ‘al centro’ come si soleva dire un po’ di tempo fa, ma ‘affianco’ come è stato definito durante i vari interventi. Un fare assieme dove davvero la complicità e il coinvolgimento sono la grande rivoluzione dell’oggi per il domani.
Progetti in pista, numeri significativi di crescita e miglioramento che non vanno tanto a giustificare le prestazioni quanto il benessere dell’operato e del paziente, dai piccolissimi, ai più longevi, passando da una variegata gamma di possibilità e fragilità che in un ospedale fanno la quotidianità. Il volontariato sempre presente con la sua essenza di aiuto e supporto anche logistico, spesso di supporto morale ma con la chiave attenta dello sguardo e dell’ascolto del Comitato di Partecipazione che fa da ponte tra l’Azienda e il cittadino, portando quello sguardo ‘altro’ per meglio capire, comprendere e progettare.
Un instancabile cardinale Augusto Paolo Lojudice ha seguito i lavori dalla mattina fino a sera, celebrando la messa nella Cappella Ospedaliera al piano 1s del centro didattico anch’essa gremita e partecipata, aperta con la lettura del messaggio del Santissimo Padre papa Francesco.
Ha fatto il suo debutto anche il DG dell’Usl Sud Est Marco Torre e certamente non sono mancate l’Università e l’Amministrazione Comunale. Le Forze dell’Ordine in sala, anch’esse sempre presenti.
A chiudere la giornata, già densa di per sé, l’Agorà Aou Senese con la presentazione del libro “Una marcia in più. Noi Oltre il Covid” frutto del certosino lavoro dell’ufficio stampa dell’Azienda AOU con le testimonianze dei pazienti, alcuni dei quali in sala a raccontare la loro esperienza. Non è solo un libro, non è un semplice racconto: diventa uno strumento in più di vicinanza, conoscenza e gratificazione nel bene e nel male, quanto si faccia, quanto ancora si possa fare e soprattutto la volontà di farlo assieme.
Un festa, una giornata lunga, dove tutti andavano e tornavano, il DG Antonio Barretta sempre presente e prodigo, un foyer con i poster delle tante attività e progetti in atto nei reparti, in un incontro che a volte non si percepisce ma che invece sta alla base della cura e gira tutto intorno al malato: d’altronde, era – ed è sempre – la sua giornata.