Si parlerà di meccanismi di base e gestione clinica
SIENA. Saper riconoscere e trattare tempestivamente l’epilessia è fondamentale per prevenire danni neurologici. Proprio per questo è stato organizzato, presso l’AOU Senese, il convegno dal titolo “Stato di male epilettico: meccanismi di base e gestione clinica”. L’evento, curato dai neurologi Raffaele Rocchi e Giampaolo Vatti del DAI Scienze Neurologiche e Neurosensoriali, diretto dal professor Alessandro Rossi, si svolgerà il 13 dicembre, presso l’aula 6 del centro didattico, dalle 10 alle 16.30. “L’epilessia – spiega Rocchi – può presentarsi anche in forma di crisi ravviciate, subentranti, definite come ‘SME’, cioè stato di male epilettico, da considerare come emergenza neurologica gravata da elevata morbidità e mortalità e che può causare deficit neurologici permanenti. Tale condizione deve essere quindi prontamente riconosciuta e trattata in quanto il ritardo nel controllo delle crisi può rendere lo stato di male refrattario ai successivi trattamenti”.
La diagnosi ed il trattamento dello SME può iniziare già nel territorio, con l’intervento del 118, e proseguire in strutture ospedaliere, arrivando frequentemente a coinvolgere i reparti di terapia intensiva. “Nel corso del convegno, che riunisce i principali esperti in materia in ambito regionale – aggiunge Vatti – verrà trattata la fisiopatologia dello SME, il ruolo della diagnostica per immagini, l’importanza dell’ EEG sia in ambito diagnostico che prognostico, attraverso il monitoraggio continuativo. Si parlerà anche dell’inquadramento elettroclinico, con un focus su alcuni aspetti peculiari sia pediatrici che dell’adulto”. Particolare enfasi, verrà data alle strategie terapeutiche per il trattamento dello stato di male prendendo in considerazione sia il ruolo dei farmaci tradizionali sia di quelli più innovativi.
La diagnosi ed il trattamento dello SME può iniziare già nel territorio, con l’intervento del 118, e proseguire in strutture ospedaliere, arrivando frequentemente a coinvolgere i reparti di terapia intensiva. “Nel corso del convegno, che riunisce i principali esperti in materia in ambito regionale – aggiunge Vatti – verrà trattata la fisiopatologia dello SME, il ruolo della diagnostica per immagini, l’importanza dell’ EEG sia in ambito diagnostico che prognostico, attraverso il monitoraggio continuativo. Si parlerà anche dell’inquadramento elettroclinico, con un focus su alcuni aspetti peculiari sia pediatrici che dell’adulto”. Particolare enfasi, verrà data alle strategie terapeutiche per il trattamento dello stato di male prendendo in considerazione sia il ruolo dei farmaci tradizionali sia di quelli più innovativi.