In 11 anni potenziata e cresciuta l'attività dell'équipe
SIENA. Effettuato a Siena il 500° trapianto di rene, un traguardo importante raggiunto da tutta l’équipe multidisciplinare diretta dal professor Mario Carmellini, responsabile della Chirurgia del Trapianto di Rene dell’AOU Senese. L’intervento è stato effettuato su un paziente della provincia di Grosseto. L’attività di trapianto di rene ha preso il via al policlinico Santa Maria alle Scotte a maggio del 2000 e, in questi 11 anni, è cresciuta, è stata potenziata e ha ridato benessere e qualità di vita a tantissimi pazienti.
“Si tratta di un risultato importante raggiunto grazie alla piena collaborazione tra tante professionalità diverse – spiega Carmellini – tra cui nefrologi, anestesisti, chirurghi, biologi, anatomo-patologi, psicologi, infermieri, tecnici, tutto il personale di sala operatoria e della degenza protetta”. Vengono effettuati trapianti di rene sia singoli che doppi, anche da donatore vivente, grazie anche all’utilizzo della tecnica laparoscopica. “I pazienti che hanno bisogno di trapianto – aggiunge Carmellini – vengono inseriti in una lista d’attesa unica regionale in modo da evitare le iscrizioni multiple, realizzare criteri comuni di iscrizione in lista e costituire un pool unico dei reni donati che vengono assegnati, in base a criteri prestabiliti, ai riceventi più compatibili”.
L’organizzazione delle attività del Centro è gestita dal Coordinamento Trapianti, attivo 24 ore su 24. “Il percorso diagnostico e assistenziale dei pazienti candidati al trapianto, predisposto dal coordinamento infermieristico – prosegue Carmellini – prevede una visita medica preliminare per la valutazione nefro-chirurgica ai fini dell’inserimento in lista d’attesa, gli esami necessari per arrivare al trapianto e un monitoraggio post-operatorio sul paziente trapiantato”. Fondamentale in tale percorso il ruolo svolto dall’ATRES – Associazione Trapiantati Renali Siena, coordinata da Agostino D’Ercole, che ha sede presso il Centro Trapianti di Rene delle Scotte e che rappresenta un punto di riferimento e un sostegno per i pazienti e le famiglie che si apprestano ad affrontare l’esperienza del trapianto.
“Si tratta di un risultato importante raggiunto grazie alla piena collaborazione tra tante professionalità diverse – spiega Carmellini – tra cui nefrologi, anestesisti, chirurghi, biologi, anatomo-patologi, psicologi, infermieri, tecnici, tutto il personale di sala operatoria e della degenza protetta”. Vengono effettuati trapianti di rene sia singoli che doppi, anche da donatore vivente, grazie anche all’utilizzo della tecnica laparoscopica. “I pazienti che hanno bisogno di trapianto – aggiunge Carmellini – vengono inseriti in una lista d’attesa unica regionale in modo da evitare le iscrizioni multiple, realizzare criteri comuni di iscrizione in lista e costituire un pool unico dei reni donati che vengono assegnati, in base a criteri prestabiliti, ai riceventi più compatibili”.
L’organizzazione delle attività del Centro è gestita dal Coordinamento Trapianti, attivo 24 ore su 24. “Il percorso diagnostico e assistenziale dei pazienti candidati al trapianto, predisposto dal coordinamento infermieristico – prosegue Carmellini – prevede una visita medica preliminare per la valutazione nefro-chirurgica ai fini dell’inserimento in lista d’attesa, gli esami necessari per arrivare al trapianto e un monitoraggio post-operatorio sul paziente trapiantato”. Fondamentale in tale percorso il ruolo svolto dall’ATRES – Associazione Trapiantati Renali Siena, coordinata da Agostino D’Ercole, che ha sede presso il Centro Trapianti di Rene delle Scotte e che rappresenta un punto di riferimento e un sostegno per i pazienti e le famiglie che si apprestano ad affrontare l’esperienza del trapianto.