Ecco il bilancio delle donazioni ricevute pressogli ospedali di Campostaggia e Nottola
SIENA. La generosità e il senso civico di circa seimila donatori di sangue hanno permesso ai Centri Emotrasfusionali degli Ospedali di Nottola e Campostaggia di raccogliere, nel 2009, 2418 litri di plasma destinato in parte a coprire il fabbisogno dei pazienti della nostra provincia e in parte a contribuire alla raccolta delle altre aziende sanitarie della Toscana.
In base alle cifre che emergono dall’attività dei Centri Emotrasfusionali dell’ASL 7, gli atti di donazione nel 2009 sono stati 3844 in Valdelsa e 5138 in Val di Chiana, per un totale di 8982, cifre che per il 2010 risultano in aumento essendo il numero complessivo delle donazioni pari a 9319 (+3,75%); i volontari che periodicamente si recano nelle strutture per compiere questo importante gesto di solidarietà sono distribuiti per 44% a nord della provincia e per il 56% a sud.
E’ da sottolineare che nel nostro territorio la pratica della donazione è alquanto diffusa: in provincia di Siena ci sono infatti 102 donatori ogni mille abitanti, un indice in linea con quello rilevato a livello regionale e che fa della Toscana una fra le regioni più altruiste d’Italia. Tuttavia – come rilevato recentemente dall’assessore regionale al Diritto alla Salute, Daniela Scaramuccia – insieme alle donazioni aumenta anche il consumo di sangue, necessario soprattutto nelle grandi strutture ospedaliere dove sono sempre più numerosi gli interventi chirurgici ad alta complessità (trapianti, cardiochirurgia, ortopedia) effettuati anche su pazienti che provengono da altre regioni.
Sempre relativamente al 2009 (i dati del 2010 sono in corso di elaborazione) la cifra riferita ai nuovi donatori nel nostro territorio è di 544 (218 donne e 326 uomini), un terzo dei quali si colloca nella fascia di età compresa fra i 18 e i 29 anni. Un dato, quest’ultimo, che può essere letto come un piccolo ma importante segnale di cambiamento culturale, se è vero che l’identikit del donatore tradizionale è quello di una persona di sesso maschile che ha superato i quaranta anni.
Le campagne di informazione realizzate con grande impegno dalle principali associazioni dei donatori e dalla stessa Regione Toscana mirano proprio a sensibilizzare i giovani, con l’obiettivo di superare pregiudizi e paure per orientarli verso una cultura della donazione responsabile.
Donare il sangue è infatti semplice e sicuro: è sufficiente essere maggiorenne, in buona salute e pesare più di 50 chili. Il prelievo è eseguito all’interno dei centri di raccolta da personale qualificato che utilizza materiale sterile e monouso.
Inoltre, le associazioni dei donatori – che nella nostra provincia sono Avis, Fratres e Anpas – hanno attivato un’agenda, la cosiddetta AgenDona, sulla quale è possibile prenotare giorno e ora della donazione, evitando così le attese presso i Centri Emotrasfusionali.
Chi vuole entrare a far parte del gruppo dei “generosi” può richiedere maggiori informazioni telefonando a questi numeri: 0578/713261 – 0578/713262 per il Centro Emotrasfusionale della Valdichiana, 0577/994702 – 0577/994399 per il Centro Emotrasfusionale dell’Alta Valdelsa.