SIENA. Bastano solo tre minuti per sapere se un neonato, dopo un semplice prelievo di sangue, ha subìto un dolore tale da causargli stress ossidativo. Uno studio effettuato dai neonatologi del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena e pubblicato sulla rivista scientifica americana ‘Pain’, ha infatti dimostrato che, anche un esame di routine, come una punturina, può essere così doloroso da provocare uno stress tale da far aumentare i
radicali liberi nel piccolo organismo. La ricerca, finanziata dalla Fondazione Euraibi, è stata diretta dal professor Giuseppe Buonocore, responsabile della Pediatria Neonatale e coordinata dal neonatologo Carlo Bellieni dell’U.O.C. Terapia Intensiva Neonatale del policlinico Santa Maria alle Scotte, diretta dal professor Franco Bagnoli.
“E’ un risultato sorprendente – ammette Buonocore – perché analizzando le differenze tra la prima e l’ultima goccia di sangue, in un semplice prelievo effettuato nell’arco di soli tre minuti, abbiamo evidenziato importanti variazioni nella quantità di radicali liberi”.
Da anni il professor Buonocore ha ottenuto ottimi risultati, riconosciuti a livello internazionale, nello studio dello stress ossidativo. “I radicali liberi – spiega Bellieni – sono un fattore di rischio per i danni che possono causare al piccolo organismo. Certo, un prelievo singolo e magari in un neonato sano non genererà questi problemi ma non conosciamo ancora l’effetto che questa produzione di radicali liberi può avere in quei neonati, come i prematuri, che per motivi terapeutici subiscono più interventi invasivi ogni giorno”. E’ fondamentale quindi utilizzare una tecnica indolore anche per un semplice prelievo. “In realtà i bambini appena nati – aggiunge Bellieni – hanno una soglia del dolore notevolmente più bassa rispetto agli adulti, perchè ancora non sono in grado di sviluppare una capacità analgesica autonoma e una sofferenza ripetuta e protratta può essere potenzialmente rischiosa per la salute futura”.
Alleviare il dolore è quindi fondamentale per il benessere psico-fisico dei neonati. “È necessario – conclude Bellieni – che vengano elaborate e diffuse linee guida su come trattare adeguatamente, anche da un punto di vista etico, i neonati. A tale proposito abbiamo ideato una tecnica chiamata ‘Saturazione Sensoriale’, che consiste nell’alleviare il dolore del piccolo, distraendolo attraverso la somministrazione di soluzioni zuccherine,
la voce della mamma o dell’infermiera, e leggeri massaggi”.
radicali liberi nel piccolo organismo. La ricerca, finanziata dalla Fondazione Euraibi, è stata diretta dal professor Giuseppe Buonocore, responsabile della Pediatria Neonatale e coordinata dal neonatologo Carlo Bellieni dell’U.O.C. Terapia Intensiva Neonatale del policlinico Santa Maria alle Scotte, diretta dal professor Franco Bagnoli.
“E’ un risultato sorprendente – ammette Buonocore – perché analizzando le differenze tra la prima e l’ultima goccia di sangue, in un semplice prelievo effettuato nell’arco di soli tre minuti, abbiamo evidenziato importanti variazioni nella quantità di radicali liberi”.
Da anni il professor Buonocore ha ottenuto ottimi risultati, riconosciuti a livello internazionale, nello studio dello stress ossidativo. “I radicali liberi – spiega Bellieni – sono un fattore di rischio per i danni che possono causare al piccolo organismo. Certo, un prelievo singolo e magari in un neonato sano non genererà questi problemi ma non conosciamo ancora l’effetto che questa produzione di radicali liberi può avere in quei neonati, come i prematuri, che per motivi terapeutici subiscono più interventi invasivi ogni giorno”. E’ fondamentale quindi utilizzare una tecnica indolore anche per un semplice prelievo. “In realtà i bambini appena nati – aggiunge Bellieni – hanno una soglia del dolore notevolmente più bassa rispetto agli adulti, perchè ancora non sono in grado di sviluppare una capacità analgesica autonoma e una sofferenza ripetuta e protratta può essere potenzialmente rischiosa per la salute futura”.
Alleviare il dolore è quindi fondamentale per il benessere psico-fisico dei neonati. “È necessario – conclude Bellieni – che vengano elaborate e diffuse linee guida su come trattare adeguatamente, anche da un punto di vista etico, i neonati. A tale proposito abbiamo ideato una tecnica chiamata ‘Saturazione Sensoriale’, che consiste nell’alleviare il dolore del piccolo, distraendolo attraverso la somministrazione di soluzioni zuccherine,
la voce della mamma o dell’infermiera, e leggeri massaggi”.