SIENA. A seguito del recente caso di Dengue a Rapolano Terme, che ha coinvolto un cittadino impiegato a Siena, l’amministrazione comunale ha intrapreso immediati interventi di disinfestazione nella zona interessata. Si tratta di un evento che solleva preoccupazioni significative, poiché, diversamente dai casi precedenti, il virus appare ora come autoctono, indicando una possibile circolazione sul nostro territorio.
“La Dengue è una malattia nota da tempo e, nel passato, abbiamo già registrato casi non autoctoni in Italia, spesso legati a viaggiatori provenienti da Paesi endemici. Tuttavia, la novità di questa situazione risiede nella trasmissione locale del virus, una circostanza che merita attenzione particolare”, ha dichiarato Emanuele Montomoli, fondatore di VisMederi.
Il virus della Dengue viene trasmesso principalmente dalle zanzare Aedes, con l’Aedes aegypti riconosciuta come il vettore principale. Tuttavia, quest’ultima non è presente nel nostro territorio. La Aedes albopictus, comunemente conosciuta come zanzara tigre, è invece diffusa in Italia e rappresenta una minaccia concreta.
“Il fatto che la zanzara tigre sia presente in Italia e possa fungere da vettore del virus è un elemento preoccupante, anche se, per fortuna, questa specie ha un raggio d’azione limitato e non si sposta su lunghe distanze”, ha aggiunto Montomoli.
Le autorità locali hanno già preso provvedimenti tempestivi attraverso operazioni di disinfestazione, una misura indispensabile per contenere la diffusione del virus, considerando che la trasmissione avviene esclusivamente tramite vettori.
“L’intervento di disinfestazione è stato certamente un passo giusto, ma sarebbe altrettanto importante pensare a misure preventive, specialmente all’inizio della stagione calda, quando la proliferazione delle zanzare è maggiore. Allo stesso tempo, amministrazioni e cittadini devono fare attenzione a evitare ristagni d’acqua, habitat ideale per la zanzara tigre”, ha consigliato Montomoli.
C’è anche una nota positiva in questa situazione: con l’arrivo della stagione fredda, si prevede che il problema si riduca naturalmente. “Con l’inverno alle porte, il ciclo vitale delle zanzare si interrompe, portando spesso alla risoluzione spontanea di questi focolai. Anche se alcune zanzare dovessero deporre le uova prima di morire, queste non diventeranno vettori del virus in futuro”, ha rassicurato Montomoli.
Per quanto riguarda la prevenzione della malattia, Montomoli ha chiarito la sua posizione sull’uso di vaccini contro la Dengue: “Attualmente esistono vaccini contro la Dengue, ma non ritengo che sia necessario pensare a una campagna di vaccinazione su larga scala in Italia. Piuttosto, è il momento di iniziare a concentrarsi sulle vaccinazioni antinfluenzali, che rappresentano una priorità più immediata per la nostra popolazione”.