La presidente Gulino: “Tornare al quotidiano con gradualità, avere a cuore il proprio tempo libero, usare il cellulare e i tablet senza eccedere soprattutto prima di dormire”
FIRENZE. Stanchezza, scarsa concentrazione, irritabilità, alterazioni del sonno. Sono sensazioni e stati d’animo comuni a tanti di coloro che hanno concluso il periodo delle ferie estive per tornare a lavoro e alla vita quotidiana. Qualcuno l’ha chiamata “sindrome da rientro” e per affrontarla l’Ordine degli Psicologi della Toscana dà qualche suggerimento.
“Prima regola: il rientro alla routine, se possibile, dovrebbe essere graduale” spiega Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine. “Sarebbe meglio ricominciare a lavorare il giorno successivo dal rientro per riabituarsi ad un ritmo di vita diverso da quello delle vacanze, con calma e senza rincorse. Seconda indicazione: l’idea di tempo libero spesso è associata esclusivamente all’idea di vacanza. Non dobbiamo dimenticarci del nostro tempo libero, nel riprendere a poco a poco gli orari abituali è necessario ritagliarsi attività anche all’aria aperta, momenti relax, letture, passioni personali, ritrovi con gli amici. Anche la pausa pranzo dal lavoro può essere un’occasione per trascorrere un pò di tempo per e con se stessi, per fare due passi, per mettere in moto non solo la circolazione ma anche la mente”.
Terza regola: attenzione al riposo notturno e a un’alimentazione corretta: “Durante l’estate, abbiamo modificato i nostri ritmi sonno-veglia e il nostro modo di mangiare, perché liberi dalle scadenze lavorative o scolastiche. Adesso ritorniamo a coltivare le ore di sonno, riposare con soddisfazione permette di affrontare meglio una giornata di impegni e lavoro. Riduciamo l’utilizzo di televisione, tablet e smartphone un pò prima di andare a dormire, per aiutare il sistema corpo-mente a rilassarsi ed evitiamo anche abbuffate e sgarri a tavola, soprattutto la sera. Mangiare bene e sano facilita il sonno” consiglia Gulino. “Il rientro non deve essere visto solo come un carico di scadenze, lavoro e responsabilità. Non è la fine del mondo: troviamo spazio e tempo per attività e hobby che piacciono e gratificano e che amavamo fare durante le ferie, per fare in modo che ci sia un po’ di vacanza tutti giorni e non aspettare solo che ritorni la prossima estate”.