SIENA. Neonati SGA, quali sono le ultime scoperte relative a questa patologia? Una risposta a questa domanda e a molte altre sarà data al convegno “Endocrinologia Neonatale: il neonato SGA”, che si terrà giovedì 12 e venerdì 13 novembre al centro didattico del policlinico Santa Maria alle Scotte. L’evento, organizzato da Franco Bagnoli, direttore U.O.C. Terapia Intensiva Neonatale, sarà un momento di confronto per esperti del policlinico e di tutta Italia, sul tema delle complicanze dei neonati cosidetti SGA, Small for Gestional Age. L’espressione “piccolo per età gestazionale” indica quei neonati che presentano un peso e/o una lunghezza alla nascita inferiori rispetto alle curve di normalità per sesso ed età gestazionale a causa di un’alterazione della funzione della placenta e di patologie verificatesi durante la gravidanza.
“Il convegno – afferma il professor Bagnoli – si propone l’ambizioso obiettivo di apportare nuove conoscenze nel campo della fisiopatologia del neonato SGA e di presentare ipotesi terapeutiche di intervento per prevenire l’insorgere in questi soggetti, durante l’età adulta, di patologie correlate”. Infatti, negli ultimi 20 anni, numerosi studi epidemiologici hanno ricondotto frequenti patologie dell’età adulta come ipertensione, malattie cardio-vascolari e diabete di tipo 2, al basso peso alla nascita. “Gli eccellenti traguardi – conclude Bagnoli – che si sono raggiunti negli ultimi anni e il progressivo sviluppo delle conoscenze e delle tecniche assistenziali hanno permesso la sopravvivenza di neonati di peso ed età gestazionale sempre più bassi, la cui fisiologia è ancora ampiamente sconosciuta”.
“Il convegno – afferma il professor Bagnoli – si propone l’ambizioso obiettivo di apportare nuove conoscenze nel campo della fisiopatologia del neonato SGA e di presentare ipotesi terapeutiche di intervento per prevenire l’insorgere in questi soggetti, durante l’età adulta, di patologie correlate”. Infatti, negli ultimi 20 anni, numerosi studi epidemiologici hanno ricondotto frequenti patologie dell’età adulta come ipertensione, malattie cardio-vascolari e diabete di tipo 2, al basso peso alla nascita. “Gli eccellenti traguardi – conclude Bagnoli – che si sono raggiunti negli ultimi anni e il progressivo sviluppo delle conoscenze e delle tecniche assistenziali hanno permesso la sopravvivenza di neonati di peso ed età gestazionale sempre più bassi, la cui fisiologia è ancora ampiamente sconosciuta”.