Prevenzione, diagnosi e cura per la Broncopneumopatia Cronica
CHIUSI. L’Associazione per i Diritti degli Anziani (A.D.A.), con il patrocinio della Regione Toscana, della Società della Salute della Val di Chiana Senese e del Comune di Chiusi, il prossimo 30 Aprile terrà alle ore 16:00, presso la Sala Conferenze, Chiostro San Francesco Chiusi Città, il Convegno gratuito “La Salute del Respiro: prevenzione, diagnosi e cura per la B.P.C.O. – BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva).
L’evento si propone di dare un contributo alla diffusione della conoscenza di questa patologia respiratoria cronica caratterizzata da ostruzione al flusso aereo, che, secondo l’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) diventerà tra pochi anni la terza causa di morte dopo la cardiopatia ed i tumori. Sebbene questa malattia sia così diffusa e in Italia ne soffrono tre milioni e mezzo di persone, quasi tutte dai 50 anni in su, la BPCO è spesso sottovalutata e “dimenticata dal grande pubblico”. Questa mancanza di informazione porta molte volte alla totale assenza di misure preventive e ad una diagnosi tardiva. La patologia è prevenibile, diagnosticabile e trattabile, ma è irreversibile e fortemente invalidante. Alla luce di queste considerazioni riteniamo dunque importante affrontare questa tematica per informare la popolazione sulle sue cause, per discutere sui possibili metodi di cura e per promuovere interventi di prevenzione sia primaria che secondaria.
Per illustrare al meglio la patologia nei suoi molteplici aspetti interverranno specialisti di diverse discipline (Medici di Medicina Generale, Pneumologi, Fisioterapisti e Psicologi) provenienti da varie realtà italiane (territorio di Chiusi, Università degli Studi Brescia, Ospedali Riuniti della Val di Chiana Senese, Centro Clinico Multispecialistico di Riferimento Regionale “Auxilium Vitae”, Volterra).
Tramite un approccio interdisciplinare l’A.D.A. si propone quindi di sviluppare sinergie tra volontariato, Sanità, Istituzioni e popolazione e di co-costruire una cultura del benessere in modo che l’ammalato non sia solo curato, ma anche preso in carico e rispettato nella sua integrità fisica, psichica e sociale. L’Associazione si auspica che questa sia un’occasione per creare un dialogo, condividere obiettivi e “guadagnare salute”.