L'operazione effettuata su una donna ad alta complessità chirurgica
SIENA. Effettuato a Siena, al policlinico Santa Maria alle Scotte, un intervento combinato di chirurgia robotica eseguito “in tandem” dalla UOSA Chirurgia bariatrica, diretta dal dottor Giuseppe Vuolo, e dalla UOC Urologia, diretta dal dottor Gabriele Barbanti. Su una donna con grave obesità, ricoverata in Endocrinologia per la preparazione all’intervento di chirurgia bariatrica, è stata scoperta una neoformazione tumorale di circa 9 centimetri del rene destro; dopo tutti gli esami necessari e la discussione con gli specialisti del GOM (Gruppo Oncologico Multidisciplinare) è stato deciso di praticare un intervento di asportazione del rene. A tale intervento è stato associato quello per il trattamento dell’obesità con resezione “a manica” dello stomaco, una delle tecniche più utilizzate in chirurgia bariatrica. Entrambi gli interventi sono stati effettuati con tecnica robotica e le due équipe, urologica e bariatrica, si sono alternate nelle due procedure.
L’équipe chirurgica che ha effettuato l’intervento era composta dai dottori Costantino Voglino e Andrea Tirone per la chirurgia bariatrica, e dai dottori Filippo Gentile e Tommaso Chini per l’urologia, coadiuvati dall’anestesista Domenico Iemma e dagli altri professionisti di sala operatoria. Regolare il decorso post-operatorio della paziente, dimessa dall’Azienza ospedaliero-universitaria Senese 5 giorni dopo l’intervento.
«Ci tengo a sottolineare la grande collaborazione tra colleghi e l’importanza della multidisciplinarietà che, unita alla tecnica robotica, ha consentito la perfetta riuscita dell’intervento – commenta il dottor Giuseppe Vuolo, direttore della UOSA Chirurgia bariatrica -. La paziente presentava specifiche caratteristiche cliniche collegate alla grave obesità. In casi complicati come questi, la chirurgia robotica rappresenta una buona soluzione per ottimizzare il risultato clinico e il decorso post-operatorio».
«L’importanza dell’intervento – aggiunge il dottor Gabriele Barbanti, responsabile della UOC Urologia – sta nel fatto di aver operato contemporaneamente in due diversi distretti anatomici: il rene destro e lo stomaco in una paziente ad alta complessità chirurgica. Fino a poco tempo fa – conclude il dottor Barbanti -, pazienti con simili e distinte patologie avrebbero richiesto due differenti e complesse procedure chirurgiche, con l’ovvia conseguenza di veder allungare i tempi di ospedalizzazione e quelli di recupero post-operatori».
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