Il presidente Gimbe al Forum Salute di Firenze: “Inaccettabile che subiscano aggressioni sul posto di lavoro”
FIRENZE. “Le aggressioni ai danni di medici e infermieri sono la spia di una ridotta coesione sociale a causa dell’indebolimento del servizio sanitario nazionale (SSN) negli ultimi anni”.
A dirlo è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenendo alla 9a edizione del Forum Sistema Salute, tenutosi alla Stazione Leopolda di Firenze.
“Gli episodi di violenza sono sempre più frequenti, soprattutto nei pronto soccorso dove il personale, oberato di lavoro, ha meno tempo per dialogare con i pazienti – ha sottolineato Cartabellotta -. Sembra emergere una perdita di rispetto da parte dei cittadini verso quei professionisti che si prendono cura della nostra salute e che non dovrebbero mai sentirsi minacciati o subire aggressioni sul posto di lavoro”.
“La crisi di sostenibilità del SSN ha aggravato la situazione per i professionisti, che si confrontano con turni sempre più massacranti, a causa della carenza di personale, e burnout sempre più diffuso, soprattutto dopo il periodo pandemico – ha spiegato il presidente della Fondazione Gimbe -. Ma purtroppo si sta progressivamente perdendo quella coesione sociale che il SSN era in grado di garantire”.