SIENA. Cresce a Siena l’attività di ricerca clinica in oncologia e, proprio per questo motivo, verrà organizzato nella città del Palio un corso di aggiornamento nazionale promosso dal NIBIT, Network Italiano per la Bio-Immunoterapia dei Tumori.
Domani (18 giugno) e venerdì (19 giugno) si riuniranno nella sala Sant’Ansano, al Santa Maria della Scala, i principali rappresentanti di industria farmaceutica, istituti di ricerca, università, associazioni di pazienti oncologici e professionisti sanitari, per fare il punto sulle nuove modalità terapeutiche a livello internazionale che coinvolgono sia il NIBIT che l’Immunoterapia Oncologica del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, diretta dal dottor Michele Maio, organizzatore dell’iniziativa.
“Il nostro obiettivo primario – spiega Maio – è offrire ai pazienti oncologici opportunità terapeutiche sempre più innovative in differenti tipi di tumore, attraverso l’utilizzo di nuovi farmaci biologici ed agenti immunomodulanti, portando quindi ai massimi livelli la ricerca biomedica italiana sull’immunoterapia del cancro”. Non solo, durante il corso si affronterà il tema cruciale del riconoscimento istituzionale delle nuove figure professionali che lavorano in questo delicato e competitivo settore della ricerca oncologica: data manager ed infermiere di ricerca.
“Queste figure professionali – prosegue Maio – sono codificate da anni a livello internazionale ma non ancora formalmente riconosciute in Italia. Riuniremo quindi intorno allo stesso tavolo – conclude Maio – rappresentanti dei Ministeri della Salute e
dell’Università e Ricerca Scientifica, insieme a Regioni e aziende sanitarie, per sviluppare iniziative congiunte che portino, in tempi brevi, al riconoscimento di queste professionalità in modo da sostenere la competitività, anche grazie alle professionalità in essa coinvolte, della ricerca clinica in oncologia italiana”. Si parlerà inoltre del modello organizzativo toscano nella cura del cancro sviluppato grazie all’Istituto Toscano Tumori e che prevede la piena integrazione tra ricerca e assistenza, delle sperimentazioni cliniche e delle esigenze di tutti i soggetti che, a vario titolo, intervengono nel percorso cancro: pazienti, industrie, sperimentatori e agenzie regolatorie.
Domani (18 giugno) e venerdì (19 giugno) si riuniranno nella sala Sant’Ansano, al Santa Maria della Scala, i principali rappresentanti di industria farmaceutica, istituti di ricerca, università, associazioni di pazienti oncologici e professionisti sanitari, per fare il punto sulle nuove modalità terapeutiche a livello internazionale che coinvolgono sia il NIBIT che l’Immunoterapia Oncologica del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, diretta dal dottor Michele Maio, organizzatore dell’iniziativa.
“Il nostro obiettivo primario – spiega Maio – è offrire ai pazienti oncologici opportunità terapeutiche sempre più innovative in differenti tipi di tumore, attraverso l’utilizzo di nuovi farmaci biologici ed agenti immunomodulanti, portando quindi ai massimi livelli la ricerca biomedica italiana sull’immunoterapia del cancro”. Non solo, durante il corso si affronterà il tema cruciale del riconoscimento istituzionale delle nuove figure professionali che lavorano in questo delicato e competitivo settore della ricerca oncologica: data manager ed infermiere di ricerca.
“Queste figure professionali – prosegue Maio – sono codificate da anni a livello internazionale ma non ancora formalmente riconosciute in Italia. Riuniremo quindi intorno allo stesso tavolo – conclude Maio – rappresentanti dei Ministeri della Salute e
dell’Università e Ricerca Scientifica, insieme a Regioni e aziende sanitarie, per sviluppare iniziative congiunte che portino, in tempi brevi, al riconoscimento di queste professionalità in modo da sostenere la competitività, anche grazie alle professionalità in essa coinvolte, della ricerca clinica in oncologia italiana”. Si parlerà inoltre del modello organizzativo toscano nella cura del cancro sviluppato grazie all’Istituto Toscano Tumori e che prevede la piena integrazione tra ricerca e assistenza, delle sperimentazioni cliniche e delle esigenze di tutti i soggetti che, a vario titolo, intervengono nel percorso cancro: pazienti, industrie, sperimentatori e agenzie regolatorie.