Il riconoscimento al 45° congresso nazionale di cardiologia (ANCO) 2014
Si tratta di una best practice di gestione ambulatoriale del paziente affetto da scompenso cardiaco cronico, che fa perno sul modello del “Nurse Led-Clinics, cioè la conduzione dell’ambulatorio da parte degli infermieri. Il progetto è partito in via sperimentale nel 2007 e, visti i risultati positivi, l’azienda ha deciso di portare l’ambulatorio a regime. Il beneficio di questo modello organizzativo è nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti, nella diminuzione dei ricoveri e, non ultimo, la stessa qualità del lavoro offerto dalle varie professioni. In pratica l’infermiere prende in carico il paziente ed oltre ad occuparsi della valutazione di alcuni parametri, esegue prelievi ed elettrocardiogrammi, valuta l’aderenza alla terapia farmacologica ed esegue contestualmente un dialogo comunicativo improntato sull’educazione del paziente e la sua compliance alla terapia ed al percorso che sta seguendo. L’ambulatorio è frutto di un lavoro multidisciplinare che ha realizzato in prima istanza protocolli condivisi tra i vari profili professionali, in modo da realizzare un modello avanzato di gestione della malattia cronica da parte di medico e infermiere.
I risultati sono molto importanti da tutti i punti di vista: meno ricoveri, riduzione delle giornate di degenza, accrescimento della consapevolezza nella gestione della malattia da parte dei pazienti. Importanti, oltre ai controlli clinici diretti, sono i colloqui telefonici che i pazienti o familiari di riferimento apprezzano molto. Una presa in carico con alti standard di umanizzazione e comunicazione, come, appunto, è stato riconosciuto nel contesto congressuale appena conclusosi.