FIRENZE. Il riordino è all’insegna del concetto di area vasta con la riduzione, a partire dal primo gennaio 2016, da 12 a 3 sole Asl per tutta la Toscana. Questo il cuore della riforma sanitaria in Toscana, che ha preso avvio oggi con una legge approvata a maggioranza dal Consiglio regionale. Un punto di svolta decisivo per uno dei temi più caldi della legislatura da governatore di Enrico Rossi. «E una riforma importantissima, una pietra miliare dello sviluppo e la crescita della nostra sanità nei prossimi anni – ha spiegato l’assessore alla sanità Luigi Marroni – . Ora c’è moltissimo lavoro da fare: subito dopo l’approvazione della legge ci saranno da organizzare tutte le riorganizzazioni effettive nel dettaglio. Chiameremo a raccolta tutti i nostri operatori che vorranno partecipare, per poter dare un contributo di progetti, e non solo personale, a questa riforma. Potremo introdurre degli elementi di grande innovazione e qualità per continuare, partendo dai risultati ottenuti anche ultimamente nelle classifiche, dalla posizione di leadership a livello nazionale che ci viene riconosciuta, a lavorare ancora grazie alla prospettiva di sviluppo e crescita che ci dà questa riforma».
Risparmio di 100 mln in 2 anni Il provvedimento era stato più volte annunciato negli scorsi mesi dal governatore Rossi e dall’assessore Marroni, per fare fronte agli oltre 400 milioni di euro di tagli a livello nazionale per la Toscana. In quest’ottica la Toscana punta inoltre a risparmiare circa 100 milioni di euro in due anni, intervenendo sugli oltre 51 mila dipendenti del sistema sanitario regionale, attraverso il ricorso ai prepensionamenti (grazie alle leggi pre Fornero in materia). Dal primo di luglio partiranno i commissariamenti delle Asl in vista dell’aggregazione.
Migliora il rapporto con il cittadino «Per il cittadino l’obiettivo è che la sanità cambi in meglio: lavoreremo molto sui percorsi organizzativi, sulla semplificazione burocratica, e sul rapporto coi cittadini. – ha detto ancora Marroni – Questo ci permetterà da un lato di salvare ulteriormente il nostro sistema dal punto di vista economico, mantenerlo così come l’abbiamo conosciuto nella sua essenza, una sanità universale, ovunque, per tutti, innovativa e di qualità. Per fare questo ci dobbiamo riformare, altrimenti non si riesce più a sostenere il sistema. L’occasione è importante però anche per rivedere dopo vent’anni ormai tante delle organizzazioni che stanno più vicine al cittadino, che ne dovrà avere un vantaggio».
L’assessore replica ai medici Infine Marroni ha risposto ad un comunicato emerso nei mesi scorsi a firma dei principali sindacati dei medici che si erano detti contrari alla nuova riforma sanitaria regionale. «A loro dico collaboriamo.-ha concluso l’assessore alla sanità toscano – Sono convinto che quanto entreremo nel merito di queste riorganizzazioni ci sarà modo di valutare tutte le istanze e tutti i dubbi,m le incertezze che sono plausibili in questo momento. C’è una totale apertura alla collaborazione, sono sicuro che nel giro di pochi mesi ci sarà modo per tutti di valutare la bontà delle idee che abbiamo messo in questa legge. Procederemo presto alla nomina dei tre direttori della programmazione di Area vasta, che è uno degli elementi di sintesi di questa riforma, per mettere insieme le Asl e le aziende ospedaliero-universitarie. Poi ci sarà a luglio il commissariamento delle Asl, per procedere alla creazione delle macro-Asl con l’aggregazione delle Asl territoriali. Il 1/o gennaio 2016 partiranno le nuove Asl aggregate di Area vasta».