I destinatari sono gli utenti della Salute Mentale della Zona Senese
SIENA. Un percorso riabilitativo attraverso strumenti di reinserimento lavorativo e sociale per rientrare nel percorso ordinario delle proprie vite. È il progetto partito lo scorso 1 febbraio scorso che riguarda i pazienti in cura presso il servizio di Salute Mentale Adulti della Zona Senese.
Questo lavoro è il frutto dell’impegno della Salute Mentale dell’Asl Toscana sud est, Estar e della cooperativa “G. Vittorio”, vincitrice di un apposito bando di selezione.
Si è aperta così una nuova fase che vede la gestione integrata di un completo percorso riabilitativo per gli utenti del servizio di Salute Mentale, con la messa in rete della struttura terapeutico riabilitativa di Ponte a Tressa, delle due strutture socioriabilitative “Gabbiano 1” e “Gabbiano 2” e dei due appartamenti di Isola d’Arbia e Taverne d’Arbia. Per fare ciò, la cooperativa “G. Vittorio” ha già attivato sul territorio appositi accordi di partenariato.
Ogni paziente ha un proprio progetto terapeutico riabilitativo personalizzato alizzato all’interno del quale sono previste una serie di attività. Viene molto valorizzato l’inserimento lavorativo, che nella fase iniziale di inserimento socioterapeutico è finanziato dalla Asl; tutto ciò viene realizzato con la collaborazione e il partenariato con le cooperative del privato sociale del territorio ma anche con aziende private e con il costante rapporto con gli uffici pubblici preposti. L’inserimento al lavoro è un’attività primaria di interesse, considerato il notevole valore riabilitativo e di valorizzazione umana e sociale della persona. Sono in essere collaborazioni con la Filarmonica di Monteroni d’Arbia per l’attività di musica, con l’associazione “Le Bollicine” per la condivisione di una squadra di calcetto, con l’associazione la Lut per l’attività di teatro e con la Pubblica Assistenza e la Misericordia di Monteroni d’Arbia per interventi comuni di socializzazione. Altri partenariati verranno attivati nel corso di questo progetto.
Questo percorso è stato possibile per l’investimento che l’Asl Toscana sud est ha fatto su questo specifico ambito e, fatto assolutamente innovativo, gli eventuali risparmi di gestione verranno reinvestiti sul progetto.
“Quella messa in campo, – dice il direttore di Psichiatria di Siena Claudio Lucii, – è la realizzazione pratica di un modello in cui il servizio pubblico di salute mentale e un ente gestore del terzo settore, selezionato tramite bando pubblico, progettano sul territorio servizi pubblici di qualità. Vogliamo migliorare la vita delle persone che presentano disturbi psichici”.
“Questo progetto è parte di un processo di integrazione con il terzo settore e i territori così come di partecipazione dei cittadini che, per quanto riguarda la Salute Mentale, sta interessando tutta la nostra Azienda“, conclude la direttrice del dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Toscana sud est Giuliana Galli.