"Ecodppler? Sia paziente, torni nel gennaio 2026"
di Augusto Mattioli
SIENA. Un anno e cinque mesi, giorno più giorno meno. E il tempo che un nostro lettore senese dovrà aspettare per sottoporsi ad un esame alle gambe, un ecodoppler, per avere un quadro più preciso delle sue condizioni. “Venga, gli hanno detto, nel gennaio del 2026. Ad Arezzo”.
Con amarezza l’uomo si domanda: “Ma non avevano velocizzato le liste di attesa?”. Certo gli annunci non costa niente farli, poi c’è la realtà della sanità pubblica, che da tempo mostra il fiatone e fatica a soddisfare le esigenze di chi, sperando, cerca aiuto per un problema che sicuramente andrebbe affrontato con una maggiore rapidità.
Non è un caso che stia crescendo il numero di strutture private che offrono, a pagamento, esami medici con tempi molto più rapidi. Quindi, se hai possibilità finanziarie, non hai problemi. Altrimenti, “ciccia”, e aspetti sperando che il tuo problema fisico non peggiori.
O fai sacrifici finanziari, magari pescando nei tuoi risparmi. Intanto arrivederci al gennaio 2026.