42 associazioni contrarie agli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) dell'OMS

MILANO. Circa 9000 email sono state inviate da 42 Associazioni e comitati italiani a diverse istituzioni, nel tentativo di sensibilizzare sui potenziali rischi degli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) dell’OMS.
Nonostante il significativo sforzo di comunicazione, le Associazioni segnalano con preoccupazione di aver ricevuto solo 3 risposte di carattere generale da parte del Quirinale, che alleghiamo di seguito, senza alcun riscontro concreto o apertura di dialogo da parte della classe politica. Nessun politico, ad oggi, ha mostrato interesse alcuno per le istanze del comitato “NO agli emendamenti del RSI dell’OMS” o una qualche volontà di confrontarsi con i suoi esperti.
Le Associazioni hanno inviato numerose e-mail a figure istituzionali chiave, tra cui la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il Presidente dell’AIFA Robert Giovanni Nisticò e i senatori della Lega Alberto Bagnai e Claudio Borghi, che (questi due ultimi) recentemente hanno mostrato interesse per la questione.
Le email inviate evidenziano diverse criticità riscontrate nel testo degli emendamenti:
Ambiguità nell’attivazione del RSI: possibilità di strumentalizzazione politica e commerciale.
Definizione vaga di “emergenza pandemica”: rischio di interpretazioni arbitrarie.
Limitazione della libertà di pensiero: rischio di censura:
Mancanza di trasparenza: consultazioni riservate tra gli Stati membri.
Sostegno della creazione dei biolaboratori: aumento del rischio di fuoriuscita di patogeni pericolosi e bioterrorismo.
Le 42 associazioni e comitati firmatari sottolineano la necessità di esercitare l’opzione di “opting out” entro il 19 luglio 2025, al fine di salvaguardare la sovranità e la sicurezza nazionale.
Le Associazioni esprimono biasimo e profondo rammarico per questa mancanza di attenzione, soprattutto considerando l’importanza della questione per la salute e sicurezza della collettività. Ribadiscono la loro richiesta di un sollecito contatto da parte di qualche deputato o senatore che abbia a cuore il parere e la sicurezza dei cittadini e del Paese. Le realtà firmatarie si rendono altresì disponibili a illustrare loro nel dettaglio tutti gli aspetti problematici che si nascondono dietro questi emendamenti.
Le Associazioni e i comitati continueranno il loro impegno civico per promuovere una maggiore consapevolezza e un dibattito pubblico informato.